Prove & Eventi

Prova UNCAA – Accademia S. Uberto

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In giugno ero stata invitata alla prova estiva organizzata dall’UNCAA  (Unione Nazionale Cacciatori Appennini e Alpi)- Accademia S. Uberto, ma la prova è poi stata annullata e rimandata a settembre. Sono cambiati anche i terreni e i selvatici: la località questa volta era l’Azienda Agrituristica Venatoria Ruino, in Alto Oltrepo’ Pavese e i selvatici previsti non più quaglie bensì starne.  Conosco molto bene la riserva di Ruino, ci ho cacciato regolarmente per anni e so che offre terreni adatti alla cinofilia, anche alle razze inglesi.  Nella e-mail di invito venivano specificati pochi dettagli sulla prova che, sebbene pensata per i soci dell’UNCAA e dell’Accademia, era aperta a tutti. Non sapendo come si sarebbero svolte le cose  ho diffuso l’invito in maniera “sobria”, l’anno prossimo lo diffonderò meglio!

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Dopo aver partecipato sono in grado di fornirvi maggiori dettagli. La prova era aperta a tutte le razze da ferma ma la maggior parte degli iscritti erano cani da ferma continentali, capirete presto il motivo. Nella prova era richiesto ai cani di fare quello che normalmente si fa in una prova ENCI/FCI  ma, a differenza delle normali prove ENCI, non era “prevista” una formale eliminazione. Se il cane commetteva un errore da eliminazione questo veniva “annotato” ma in molti casi, specie con cani giovani, a discrezione del giudice, al cane veniva concessa la possibilità di continuare il lavoro per poterne visionare le qualità naturali. L’obiettivo non era infatti “eliminare” o “premiare”, bensì valutare le qualità naturali del cani e redigere un giudizio. Sono stati usati dei punteggi, su modello delle prove tedesche – da qui l’abbondante presenza di continentali tedeschi (alcuni di loro con alle spalle risultati in VJP, HZP. VGP,  Derby tedesco e Solms). Come potete notare dalla scheda, ampio spazio è stato riservato alla valutazione delle qualità naturali.

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Erano previsti circa 10-15 cani ma, inaspettatamente, si sono raggiunti 25 soggetti, di tutte le età (molti i cani giovani di circa un anno) e livelli di preparazione.  Stando al giudice Ivan Torchio (allievo diretto di Giacomo Griziotti), anche i migliori soggetti – continentali e inglesi- devono migliorare il percorso: sebbene si trattasse di una “selvaggina naturale” e non di una prova “a quaglie”, avrebbe voluto lacets più regolari per una più attenta e raffinata esplorazione del terreno. Ci sono stati soggetti molto ben preparati (attesa del conduttore in ferma, guidata a comando, fermo al frullo, obbedienza…) e altri più anarchici, vuoi per età o vuoi per inesperienza dei conduttori, che erano semplici cacciatori e non cinofili garisti.  Diversi “umani” hanno commesso errori come voler guidare e alzare  il selvatico al posto del cane, qualcuno ha  chiesto di lasciare corde e collari “per sicurezza”: il permesso è stato accordato – pur tenendone conto nel giudizio finale. Si è tenuto conto anche della conduzione, più o meno “rumorosa”e più o meno professionale.

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Chi voleva poteva legare il cane per fermarlo al frullo e un paio di cuccioli hanno chiesto di “partecipare”, ovvero di incontrare una quaglia trattenuti da una corda.  La drahthaarina si è talmente stupita all’involo da rimanere ferma al frullo, senza che nessuno glielo avesse mai insegnato.  I terreni erano i tipici terreni dell’Alto Appennino: medica, arato, qualche arbusto e molto caldo! Le condizioni climatiche erano ben lontane dall’ideale: vento debole che continuava a cambiare direzione e caldo, molto caldo hanno messo in difficoltà anche soggetti esperti. Si è cercato di mettere ogni cane in condizione di incontrare ma qualcuno non è riuscito a trovare il selvatico o è stato tratto in inganno e ha sfrullato. La prova verrà riorganizzata la prossima estate: è un modo efficace e semplice per tenere d’occhio i soggetti migliori e per avvicinare cacciatori e proprietari di “pet” alla cinofilia venatoria.

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Briony ha fatto bene, due ferme, due guidate corrette e due fermi al frullo perfetti. Il percorso è da raffinare, così come l’ubbidienza: ha sempre ubbidito prontamente ai comandi ma per un “terra” sono stati necessari due fischi e non solo uno!

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***Opinioni dei partecipanti:

  • Sara Orlandi (Kurzhaar): Questa per me è stata la seconda prova con il gruppo cinofilo S.Uberto, la prima su traccia artificiale nella meravigliosa località di Cecima ed appunto questa estiva per cani da piuma nel favolosa riserva di Ruino. È stata una grande emozione vedere il mio cane lavorare con determinazione e ricevere un positivissimo giudizio dal grande maestro Ivan Torchio. Per concludere la piacevolissima giornata ci siamo riuniti tutti in un ottimo pranzo a base di selvaggina da tutti molto gradito parlando dei nostri amati cani, di caccia e cinofilia a 360º Non mancherò al prossimo evento!
  • Daniele Malacalza (Spinone Italiano):  Bellissimo ambiente amichevole e goliardico, Ivan competente al livello della sua fama. Forse di più. Criteri di valutazione molto diversi dalle solite prove.

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