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I meccanismi della venaticità di Angelo Cammi
Allevatore di setter inglesi e giudice ENCI/FCI I macroelementi sono facilmente identificabili anche da chi ha poco esperienza o competenza, si manifestano nelle situazioni contingenti, risultano ben evidenti e per questo “misurabili”. La ferma è in effetti l’espressione di una caratteristica di base che rimarca ed evidenzia la fase conclusiva del lavoro; sono rilevanti la tensione e l’espressione, diverse a seconda della razza. Ciò che conta però ai fini della valutazione complessiva, è la parte a monte che contiene evidenze concrete e/o di natura potenziale, di solito appena percettibili, alla portata di persone che hanno la passione di approfondire. Comunque, se nello sviluppo della caccia e delle note regolamentari, non…
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La paura dello sparo: ulteriori considerazioni
L’articolo sulla paura dello sparo, come prevedibile, ha suscitato forti reazioni. Diciamo che l’avevo previsto ma… avrei sperato in un filo in più di apertura mentale e, invece, molti lettori hanno ritenute insensate le conclusioni a cui è giunta l’etologia moderna. Inconsciamente, questa è una scelta di comodo perché è molto più semplice incolpare i geni (la fattrice, lo stallone, l’allevatore…) che prendersi le proprie responsabilità. Riconoscere il ruolo dei fattori ambientali nella genesi della paura del fucile, infatti, implica assumersi delle colpe, se il cane è un fifone, o darsi da fare se stiamo crescendo un nuovo cucciolo. Le obiezioni? “Io non ho mai fatto nulla per presentare al…
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Esiste il gene della paura del fucile?
Ne ho già parlato in diverse occasioni (come per esempio nello speciale Il Mio Cucciolo) e, di solito mi innervosisco a ripetere sempre le stesse cose ma, poco fa, ho aperto un thread su un forum di cinofilia venatoria e mi sono accorta che, nonostante gli anni passino, nulla è cambiato. Stavo rispondendo rapidamente a quel thread quando la finestra del browser si è chiusa, ripartiamo da qui. Tutti corrono a comprare, accoppiare e accumulare cani ma nessuno fa il minimo sforzo per informarsi, in questo caso poi, se non si vuole leggere, a volte basterebbe ragionare. Cito infatti il francese Patrick Pageat (L’homme et le chien – L’uomo e…
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L’assenza di barba (genetica)
L’articolo di ieri ha riscosso grande interesse, mi fa piacere, così come mi fa piacere che siano stati chiesti dei chiarimenti. Avendo poco tempo a disposizione ho fatto uno schema “a mano”: non è un’opera d’arte ma mi sembra che i concetti siano comprensibili. Il criceto copre uno scarabocchio… Ho scelto la lettera W (da wirehaired – pelo duro) ma potremmo scegliere una lettera qualsiasi, non ha importanza. Nel drahthaar (così come nel bassotto a pelo duro, nello jagd terrier e in altre razze) possiamo avere tre genotipi e due fenotipi: Genotipo WW (omozigote dominante) – Fenotipo: ha la barba e la trasmette Genotipo Ww (eterozigote) – Fenotipo: ha la…
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Variabilità genetica nel kurzhaar
Segnaliamo ai lettori di Dogs & Country un’importante iniziativa patrocinata dall’ENCI, dal Kurzhaar Club Italiano e dall’Istituto di Ricerca Spallanzani.
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PRA & NCL-D nel setter inglese // PRA & NCL-D in the English Setter
For English Scroll Down La sigla PRA (rcd 4) sta per Atrofia Progressiva della Retina mente la sigla NCL-D è acronimo di Lipofuscinosi Neuronale Ceroide. Cosa sono? Si tratta di due malattie genetiche presenti in diverse razze canine, tra esse il setter inglese. Personalmente, sono a conoscenza della NCL-D da almeno 20 anni ma solo pochi anni fa avevo appreso che fosse stata individuata la mutazione. Mi risultava altresì che l’unico laboratorio che effettuava i test fosse in Repubblica Ceca. Per quanto riguarda la PRA, invece, la disponibilità del test per il setter inglese e per il setter gordon è relativamente recente ma da diversi anni la malattia è conosciuta…
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Due parole sulla variabilità genetica nel cane
Magari anche più di due visto che è un tema che mi sta molto a cuore. Dunque, forse non sapete che la variabilità genetica all’interno di una singola razza canina è molto bassa, più bassa di quella riscontrata in alcune specie di animali ad altissimo rischio di estinzione. Non sono convinzioni mie, sono dati che i genetisti hanno estrapolato scientificamente e che sono lì, per tutti. In linea generale si potrebbe pensare che una razza numerosa, proprio in virtù della numerosità, abbia una variabilità genetica maggiore rispetto a una razza poco diffusa. Questo sarebbe logico ma le storture della cinofilia hanno fatto in modo che non sia così: se prendiamo…