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In fondo al mar: l’Eurotunnel
La mattina seguente, appena alzata, ho scoperto di avere un nuovo compagno di stanza: uno scarafaggio stava cercando di entrare nella ciotola di Briony! Non mi andava di mettermi a battagliare con l’insetto, dico solo che la sua presenza non mi ha colpito positivamente. In ogni caso l’ho lasciato con Briony e sono andata a fare colazione nell’edificio principale. Era sabato mattina, troppo presto per i miei parametri, la sala era piuttosto vuota, solo gruppetti di motociclisti inglesi. “Hagrid” non c’era, ma c’era diversi suoi colleghi sparsi tra i tavoli, ero l’unica donna e, soprattutto l’unica donna che viaggiava da sola! Ho re-impacchettato tutto, scarafaggio escluso, e sono partita verso…
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Una Francia scioccata
Da Basilea a Saint Quentin: una Francia scioccata Come è stata questa parte di viaggio? Strana, molto strana. Come ho già detto non volevo trovarmi in Francia il 14 di luglio perché mi sentivo che sarebbe successo qualcosa. Avevo avuto ragione, ma essere lì il 15 non è stato meglio. Dopo aver passatoi il confine, si sono inserite nella radio le stazioni francesi, terribile. La Francia era scioccata e lo lasciava vedere. Non c’erano auto, non c’erano camion, non c’era musica, solo infinite discussioni sul terrorismo e sulla morte. Era tutto surreale: la luce accecante del sole, le strade vuote e i paesaggi terribilmente italiani. Alsazia e Champagne potevano essere…