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La prestazione del cane da lavoro e il rapporto con il conduttore
Lefebvre et al. (2007) hanno studiato gli effetti della relazione tra cane e conduttore sulle prestazioni e sul benessere del soggetto. Per fare ciò hanno analizzato 303 questionari compilati da conduttori di cani dell’esercito belga, i cani erano in maggioranza pastori belgi malinois. Lo scopo principale del lavoro era determinare quanti conduttori dedicassero più tempo ed energia al proprio cane, portandoselo a casa (anziché lasciarlo nel canile della caserma) e/o praticando con sport ed attività cinofile indipendenti dalla vita militare (Lefebvre et al., 2007). Lo scopo secondario era individuare una relazione tra il maggior investimento sul cane (relazione e tempo trascorso insieme) e l’obbedienza, l’aggressività e il benessere (Lefebvre et…
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Dall’obbedienza al fermo al frullo
Non appena Briony si è esibita nei primi fermi al frullo, gonfia di orgoglio, ho postato alcuni video su Facebook. La strada che ci aveva condotto a un solido fermo al frullo era stata lunga ed ero assolutamente felice di aver ottenuto un risultato che, mesi prima, mi era sembrato irraggiungibile. Briony era stata acquistata per diventare il mio cane da caccia personale e, in effetti, era un buon cane da caccia. Ottimo senso del selvatico, ferma solida, discreto riporto ma, come tutti i cacciatori italiani, non avevo mai pensato che mi potesse servire un cane fermo al frullo. Ignoravo il problema e, così, per anni la cagnina ha potuto…
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L’italiano medio e l’educazione cinofila
Torno, dopo una pausa forzata, con qualcosa di limitatamente country, ma necessario. Questa mattina mi sono recata a fare un turno di addestramento. A causa del caldo, il turno è stato molto breve ed essendo “di strada” ho pensato di fare un salto in un noto centro commerciale della zona per comprare un reggiseno in saldo! Pensavo che, essendo ancora presto, i miei connazionali fossero a casa loro e che avrei offerto al cane la possibilità di rinfrescarsi. Briony visita negozi e centri commerciali sin da cucciola (li usavo per socializzarla) e le piacciono, basta che non ci si fermi troppo a lungo e o ci sia troppa folla. Da…
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Sui cani indisciplinati
La lettura del testo di Hutchinson lentamente prosegue. Il paragrafo di oggi può sembrare un po’ datato e poco italiano dal momento che fa riferimento alla figura del gamekeeper (guardiacaccia), figura che è tipicamente inglese e poco italiana. Da noi, gli sparuti guardiacaccia al servizio delle aziende venatorie svolgono svolgono essenzialmente attività di vigilanza. Il guardiacaccia inglese, invece, oltre ad occuparsi della vigilanza, cura l’azienda sotto tutti gli aspetti: si parte dalla gestione della selvaggina all’organizzazione della caccia. Pensiamo alla differenza tra le due parole “guardiacaccia” significa “guardiano della caccia, “gamekeeper” significa colui che si prende cura della selvaggina. Gestire la caccia significa anche gestire i cani da caccia per…