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I trials inglesi: questione di atmosfera
In tanti mi chiedono perché vado con i cani in Inghilterra, come si fa a partecipare e, soprattutto come si fa ad allenare. Quest’ultima domanda, vista la fame di selvaggina che si ha in Italia, è più che lecita, ma le cose sono un po’ più complicate di quello che sembrano. Nel 2015, grazie ad una serie di “coincidenze” ho avuto per la prima volta in vita mia la possibilità di assistere ad una prova di lavoro su grouse in Inghilterra e di partecipare, da spettatrice, ad una sessione di addestramento. Molto di quanto ho visto mi ha affascinato al punto di farmi decidere di cercare di diventare parte di…
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Sui cani indisciplinati
La lettura del testo di Hutchinson lentamente prosegue. Il paragrafo di oggi può sembrare un po’ datato e poco italiano dal momento che fa riferimento alla figura del gamekeeper (guardiacaccia), figura che è tipicamente inglese e poco italiana. Da noi, gli sparuti guardiacaccia al servizio delle aziende venatorie svolgono svolgono essenzialmente attività di vigilanza. Il guardiacaccia inglese, invece, oltre ad occuparsi della vigilanza, cura l’azienda sotto tutti gli aspetti: si parte dalla gestione della selvaggina all’organizzazione della caccia. Pensiamo alla differenza tra le due parole “guardiacaccia” significa “guardiano della caccia, “gamekeeper” significa colui che si prende cura della selvaggina. Gestire la caccia significa anche gestire i cani da caccia per…