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Dall’obbedienza al fermo al frullo
Non appena Briony si è esibita nei primi fermi al frullo, gonfia di orgoglio, ho postato alcuni video su Facebook. La strada che ci aveva condotto a un solido fermo al frullo era stata lunga ed ero assolutamente felice di aver ottenuto un risultato che, mesi prima, mi era sembrato irraggiungibile. Briony era stata acquistata per diventare il mio cane da caccia personale e, in effetti, era un buon cane da caccia. Ottimo senso del selvatico, ferma solida, discreto riporto ma, come tutti i cacciatori italiani, non avevo mai pensato che mi potesse servire un cane fermo al frullo. Ignoravo il problema e, così, per anni la cagnina ha potuto…
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Il silenzio è d’oro
Anche il pezzo di oggi è propedeutico e “poco commentabile” ma con il vantaggio di interessare tutti i cacciatori, non solo quelli che cacciano con il cane da ferma. Hutchinson parla, anzi scrive, della reazione dei selvatici al suono della voce umana: “[…] la tua personale esperienza ti dirà che niente fa muovere i selvatici più in fretta e li rende pronti a spiccare il volo di quanto non faccia la voce umana […] .“ Questo lo sanno benissimo i cacciatori di selezione, specie se cacciano con il metodo della “cerca”. Gli altri… dipende. Ogni tanto seguo una squadra che caccia il cinghiale in girata e, ogni volta, c’è qualcuno…