A Porte Chiuse
Scritti dalla quarantena
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Quattro passi dentro casa: La luce dei censimenti
A salvarvi, ma solo temporaneamente, dalla descrizione della libreria a sud, è l’orario insolito ho iniziato a scrivere. L’orologio del pc dice 06.52 PM, non si sta male, si sta benissimo, specie in questa stagione. Anni fa avevo ottenuto una vignetta di me stessa tramite non so più quale programma. Era una faccina bianca-bianca, con gli occhi gialli e i capelli rossi. Mi è tornata in mente perché tanti sembrano terribilmente preoccupati di non poter andare in spiaggia la prossima estate: è malvagio dire che il “problema” mi lascia indifferente? Non me ne vogliano albergatori, bagnini, piadinari e venditori di cocco bello, comprendo il loro dramma ma… La mia ultima…
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Quattro passi dentro casa: le mensole bianche
Due mensole bianche, queste le protagoniste della giornata. Provate voi a scrivere qualcosa di interessante e di intelligente su due mensole bianche. A raccontare, a colpi di foto photoshoppate, l’ultima in Papua Nuova Guinea, è capace anche una talpa. Senza offesa per le talpe, lo dicevo perché le talpe vedono poco, quindi credo fotografino anche peggio. La vacanza, il regalo, il successo sportivo, la cattura della bionda, insomma sono queste le cose più postate sui social. Molto più facile scrivere “Il mio cane ha vinto un 1 kg di formaggio alla gara dove c’erano altri tre concorrenti”. Ogni riferimento a cose e ha persone è puramente casuale, sia mai che…
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Quattro passi dentro casa: l’imprevisto
Per oggi, in programma avevo messo la mensola, o il muro, non avevo ancora deciso, ma tutti i miei programmi sono saltati. C’è stato un imprevisto: un’inezia in tempi normali, un guaio quando hai un’epidemia in corso. Mi fa quasi paura dirlo: sono dovuta andare al supermercato. Antefatto, il 21 febbraio, giorno di individuazione di Mattia, il presunto paziente 0, ero a Lodi. Codogno e Lodi sono vicine: ricordo bene il barista, forse di Codogno, inalberarsi perché quel “coglione” se ne era andato in giro per tanti giorni, come se fosse sano. Lo ascoltavo pensando, con mezzo cervello, che il povero Mattia non aveva idea di essere malato, l’avevano persino…
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Sii portavoce delle tue passioni
Gentaglia, o brava gente? Stando a dati di qualche giorno fa, le donazioni da parte dei cacciatori per l’emergenza COVID_19, hanno superato il 1.500.000 euro. A queste donazioni “identitarie”, ovvero fatte attraverso le associazioni di categoria, andrebbero sommate anche quelle fatte singolarmente. So per certo di cacciatori che hanno fatto, di loro iniziativa, offerte a enti e ospedali. Andrebbero anche calcolate le offerte che sono state fatte, e che verranno fatte, in “memoria di”, perché purtroppo il coronavirus si è portato via anche molti di noi. Non sapremo mai, con esattezza, quanti soldi sono stati donati dai cacciatori, ma in fondo… che ci importa? Ricordo le donazioni dei cacciatori per…
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Quattro passi dentro casa: il cespo di erica
Anche qui, non confondiamoci: il cespuglio di erica stava fuori casa, il cespo di erica stava quasi in casa. Il cespuglio, radicato solidamente nel terreno, abitava in giardino accanto al lampione. Poi un bel giorno è sparito. I ricordi sono molto vaghi ma, tra un’ombra della mente e l’altra, mi sembra che abbia fatto i bagagli nello stesso periodo in cui è arrivata una setterina bianca e arancio, questioni di sopravvivenza. Il cespo, anzi i due cespi, stavano in due vasi, sul balcone. Anche qui, come potete notare, si parla al passato. Il balcone è quello della stanza in cui vivono il telo cinese, le cornici blu e il divano…
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Quattro passi dentro casa: il divano dell’ Avanella
Disclaimer: il divano dell’Avanella non viene dall’Avanella. Già questo è un inizio grandioso! Ma, per chi non lo avesse capito, le mie narrazioni non seguono un filo logico, sono Joyciane. Il flusso, anzi il “ruscello” di coscienza è molto più fedele alla vita di quanto non lo siano gli ordini cronologici, né tantomeno il vizio di voler andare da A a B in linea retta: alla meta ci si arriva anche prendendo la strada panoramica. Il divano dell’Avanella va contestualizzato nella storia di questa stanza. La stanza è quella intermedia tra le tre presenti al secondo piano di un’ordinaria villetta a schiera suburbana. Essa nasce, nei primi, anni ’80 con…
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Quattro passi dentro casa: le cornici blu
Le cornici blu, come è giusto che sia, guardano dall’alto al basso il telo cinese. Sono arrivate prima di lui, molto, molto prima. Ridendo e scherzando, credo se ne stiano attaccate al muro da almeno una quindicina d’anni. Sempre nella stessa posizione e sempre sopra la stessa pittura color malva che mi ha reso inconfondibile tra i commessi del colorificio locale. Che ci vada di persona, o che mandi l’imbianchino, il contenuto della latta non deve essere rosa, ma non deve nemmeno essere viola. Guai a virare verso il color lavanda, è troppo freddo, dobbiamo stare il quanto più vicini possibile al color malva. Che poi è quasi sinonimo del…
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Quattro passi dentro casa: la cinesata suprema
Disclaimer: questa volta non si tratta di un articolo cinofilo, né venatorio (sebbene un articolo con questo tema sia in preparazione), quello che state per leggere è un esercizio di scrittura “terapeutica” da quarantena. Del resto c’è chi si rilassa cucinando e chi scrivendo. What if… Scrivessi il bestseller del secolo? Il secolo è appena iniziato e scrivere un libro che vendesse bene sempre stato il mio Piano B. Anzi no, il Piano C, il Piano B è meglio che lo conoscano solo in pochi: manca ancora la materia prima per pensare di realizzarlo, ma non posso svelarlo, comporterebbe il rischio che salti. Sono le 18.00, diciotto punto zero-zero, sei…