L’italiano medio e l’educazione cinofila
Torno, dopo una pausa forzata, con qualcosa di limitatamente country, ma necessario.
Questa mattina mi sono recata a fare un turno di addestramento. A causa del caldo, il turno è stato molto breve ed essendo “di strada” ho pensato di fare un salto in un noto centro commerciale della zona per comprare un reggiseno in saldo! Pensavo che, essendo ancora presto, i miei connazionali fossero a casa loro e che avrei offerto al cane la possibilità di rinfrescarsi. Briony visita negozi e centri commerciali sin da cucciola (li usavo per socializzarla) e le piacciono, basta che non ci si fermi troppo a lungo e o ci sia troppa folla.
Da alcuni anni, almeno nella nostra regione (Lombardia), i cani sono ammessi praticamente ovunque e moltissima gente crede che sia “divertente” portarli a fare shopping. I credo dipenda dal cane e da cosa tu debba fare: se sei in giro per commissioni è bellissimo poter portare il cane con te: con le temperature estive sarebbe impensabile lasciarlo auto. Però… il cane deve essere abituato, educato e il proprietario deve essere consapevole.
Orbene, proseguiamo. Visto che devo comprare un reggiseno, vado nel negozio apposito e vengo ben accolta dalla commessa. Scelgo cosa mi piace e mi avvicino al camerino per poterla provare. Pessima idea: trascorro 15 minuti circa in attesa con il cane in sitz al piede (sull’educazione del cane in mezzo alla gente io non scherzo) perché due 13enni occupano entrambi i due camerini. Anche io ho avuto 13 anni ma… a 13 anni non portavo in camerino 25 capi di biancheria intima per provarli con estrema calma chiedendo (per ciascuno) a madre-sorella-e cugina come mi stiano… Cioè: se ti va bene la misura, la forma l’hai già vista sull’appendino, no?
Esauritesi le tredicenni, entro in camerino (con il solito cane in sitz), in due secondi provo ed esco, diretta verso il reparto mutande. Non faccio in tempo a fare tre metri che ci si avventa addosso un labrador in sovrappeso che indossa una pettorina. In teoria era in coda alla cassa: in pratica era fuori controllo. Poco male, sposto Briony in tempo, formulo mentalmente alcuni pensieri poco gentili e vado all’angolo mutande, appartato e in fondo al negozio. A quel punto rimetto il cane in seduto/resta e procedo a cercare tra taglie e colori, in pace. Invece no… non ero in pace, perché torna il labrador nero a sinistra, accompagnato da un cucciolone di labrador biondo a destra, entrambi interessati ad annusare il mio cane con invadenza. Nessuno dei due aveva intenzioni malvagie (il nero pettorinato aveva nel frattempo realizzato che si trattava di una femmina) ma entrambi si sono avvicinati con invadenza e irruenza, tant’è che la povera Briony si è subito trovata spinta addosso a una fila di mutande.
Ora…………. Ora……….. Perché? Perché i proprietari non capiscono che non sempre il contatto con i loro cani, specie se grossi ed irruenti, non è gradito? Briony è un cane gentile e buono ma non vuole sentirsi addosso cani irruenti, maldestri e più grossi di lei. Le dà fastidio, vuole il suo spazio. Perchè dovrei forzarla a cambiare? Se lei sta ignorando il tuo cane, perché tu devi insistere? E ti pare che un negozio, piccolo per giunta, sia il luogo in cui far “giocare” i cani? E se la smettessimo con la convinzione che i cani debbano “giocare”? Se vedi un cane tranquillo in un angolo – a cui è stato dato l’ordine di comportarsi così – accompagnato da una tizia vestita e impolverata come un Professional Hunter del Botwsana di ritorno dalla caccia al bufalo, dimmi Pia Donna, cosa ti spinge ad andare a rompere le scatole? Spiegamelo perché io non lo capisco. Io in cambio posso spiegarti rapidamente che non ti permetto di invadere lo spazio del mio cane. Sono una persona educata, buona, gentile, cerco di sprizzare pace & amore da tutti i pori ma su educazione e rispetto sono intransigente: io non ti disturbo e mi aspetto che tu faccia altrettanto.
A quel punto ri-sposto il cane e spiego alle “signore” che il cane (e nemmeno io!) ha il piacere di essere importunato). Il cane, nel frattempo, si irrigidisce e spinto contro al muro ringhia, segue il commento della signora: “Ahh ma anche se morsica il mio cane, tanto lui non fa niente….”. Indecisa se restare senza parole o meno, le ricordo che il suo pacifico cane, pochi minuti prima, aveva cercato di aggredire la mia. La donna ammette “Ehhh ma lui parte un po’ così perché una volta è stato morso”… Beh, non è un problema mio, se non hai controllo sul tuo cane, non dovresti portarlo in mezzo alla confusione penso, ma sto zitta. La tizia insiste e inizia a darmi della paranoica: “Se non vuole che il cane si faccia annusare, non lo porti al centro commerciale”… Qui sfioriamo il ridicolo: siamo un un negozio, mica in un annusatoio per cani! E il mio cane era tranquillamente seduto in un angolo a farsi i fatti suoi. Stiamo parlando di un cane – il mio- ampiamente civilizzato che ha, nell’ordine: 1) terminato il Campionato Italiano di Bellezza (il che significa l’essere stata per mesi a stretto contatto con altri cani durante le esposizioni canine imparando ad ignorarli; 2) affrontato un addestramento rigoroso e continuo per la caccia e le prove di lavoro assistita da alcuni tra i più rispettati addestratori di Deutsch Drahthaar e cani da traccia (no Chihuahua) e 3) superato il CAE-1 (Test Controllo e Affidabilità Psichica per Cani e Padroni Buoni Cittadini) presso il Rottweiler Club Italiano, giudicata da un Giudice Enci per Utilità e Difesa.
Mah! L’accesso ai cani nei pubblici esercizi è una grande cosa ma l’ignoranza cinofila è ancora più grande: la regola d’oro, quando si porta un cane in mezzo a persone o altri animali è non dare fastidio. Questi due cani se avessero avuto un padrone più educato non ci avrebbero disturbate. Se il cane non è educato, se non hai controllo sul cane o se non vuoi “impegnarti”, lascialo a casa: farai un favore al prossimo e al tuo stesso cane. Questo modo di comportarsi, non solo è sgradevole e inopportuno: il mio cane è tutto sommato innocuo e spetta a me difenderla, altri cani, se importunati nella stessa maniera, possono reagire con un aggressione. Oggi avevo al guinzaglio un setter, ma se avessi avuto al guinzaglio un drahthaar maschio di 35kg? Il tuo labrador si sarebbe preso, come minimo, un altro morso senza che ce ne fosse motivo!
Ps. C’è chi quando si innervosisce fuma, mangia o beve… io compro e dalla vicenda sono scaturiti acquisti multipli!