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La caccia, gli allevamenti intensivi e la tolleranza
di Giulia Del Buono Stamani durante l’ora d’aria in campagna, io e Olena abbiamo avuto l’immensa sfiga di imbatterci in un’altro caso umano tipo quello che qualche giorno fa avevo incontrato con Porzia e me ne aveva dette di tutti i colori perché, a domanda, avevo risposto che quella cucciola di bracco italiano, un giorno sarebbe andata a caccia. Un’ora fa, altra pseudo-animalista, con cani liberi in zona di ripopolamento, stessa pantomima, stessa faccia schifata a diapositiva della sentenza “la caccia, che brutta cosa”. Allora ci tenevo a dire una cosa: avete rotto. Che uno non sia libero di accompagnarsi ad un cane da caccia, di praticare un’attività regolamentata con…