In Val d’Aosta in cerca di galli

Cosa non si fa per i cani. Chi mi conosce sa che non sono
esattamente una persona mattiniera. O meglio, non è che mi alzi particolarmente
tardi (ma nemmeno particolarmente presto), più che altro alla mattina ho la
reattività di una tartaruga assonnata: difficilmente riesco a materializzarmi da
qualche parte in orari antelucane.

Come tutte le regole, tuttavia, anche questa ha la sua eccezione: basta usare la giusta esca cinovenatoria e potrei anche arrivare alla meta quando il sole non è ancora alto. Lo scorso agosto è successo proprio così e in ben DUE occasioni sono stata avvistata dalle parti della Val d’Ayas in primissima mattinata.

Cosa mi ha spinto velocemente fin lassù? La possibilità di “muovere”
i can in montagna, rendendomi utile attraverso la partecipazione ai censimenti
della tipica alpina. Apprezzo da sempre la selezione cinofila fatta attraverso
la caccia e le prove di lavoro in montagna. Quando non sono più riuscita a
trovare un setter della “mia” genealogia, ho cercato il mio cane tra quelli da
montagna e sono andata a prendere la mia cucciola nei Grigioni, dove viveva in
una fattoria molto simile a quella del nonno di Heidi. Quando ho deciso di fare
una cucciolata, ho scelto un maschio che si era distinto per prestazioni in
montagna. Perché? Visto che vivo in pianura?

Perché ho sempre pensato che il cane selezionato per la montagna dovesse possedere doti come il fondo, il collegamento naturale e una sufficiente dose di intelligenza per non distruggersi, tra burroni e sassaie. Andando con cautela, tuttavia, ho ritenuto provare la mia cagna (di selezione da montagna) sui galli forcelli (che gli inglesi chiamano black grouse), anziché iniziare subito da “cose” tipo le bianche o le coturnici. Briony è un cane versatile, nonché resa estremamente gestibile ed affidabile tramite il ferreo addestramento necessario per partecipare alle prove di lavoro in Gran Bretagna. Così, quando mi è stato proposto di andare a censire ho accettato con entusiasmo e serenità, sebbene non sapessi di preciso cosa aspettarmi.

Ci sarebbe stata molta gente? Ci sarebbero stati molti cani?
Sarei stata capace di vagare tra le cime? Intendiamoci, mi sono fatta le gambe in
Appennino e ho anche un discreto senso dell’equilibrio che mi permette di non
cadere al primo intoppo ma… i dubbi restavano.

Come sapete, in Inghilterra partecipo ai censimenti alle grouse ma, fino allo scorso agosto, i miei unici censimenti italiani erano stati quelli ad ungulati. Censimenti a dire il vero piuttosto formali con ritrovo, assegnazione punto di osservazione, post ritrovo, consegna schede, a volte cena collettiva… quindi all’ incirca mi aspettavo la stessa rigidità.

Invece no… a censire eravamo soltanto in tre, accompagnati
da un agente del corpo forestale. Chi erano i tre? Io, un cacciatore locale
(non so se voglia pubblicità ma si chiama Albino Viquery) e un amico, più
marino che montano. E la squadra dei cani? Dunque, i censitori ufficiali erano
Briony (Ch.It. Briony del Cavaldrossa) e le setterine valdostane, non a caso
anche loro pezzate rosse, di Albino. Come censitore ufficioso c’era anche
Breandan (Redbriony Breandan da Ch.It. Briony del Cavaldrossa x It.Int.Eu.Ft
Ch. Gregor di Val di Chiana) di soli 8 mesi, ma da sempre “precoce”. Poi,
siccome non potevo lasciarla a casa, mi sono portata anche la sorella di
Breandan (Blue Tigerlily…. Detta anche Foky, o la “foca”, soprannome
guadagnatasi a causa di un’infanzia un po’ impacciata). Il piano era di tenere
la fochina al guinzaglio, di lasciar fare Briony e di valutare se Breandan era
in grado di muoversi in sicurezza e senza disturbare.

La zona era difficile, una pineta ripida sul cui terreno crescevano fitti i rododendri, talmente fitti da nascondere massi e crepe nel terreno: un versante noto per le valanghe, immaginatevi cosa viene trascinato giù e quanto possa essere sconnesso il terreno. Eppure, il “piccolo” ci ha fregato tutti e dal basso dei suoi otto mesi di età ha fermato lui il primo gallo! Con la fochina, al guinzaglio in consenso…. A parte il rimanere dispiaciuti per la mamma che si è fatta soffiare il gallo dal figlio, cosa chiedere di più?

E fu così che lasciammo libera di andare anche Tigerlily, del resto era impossibile gestirla legata tra rocce, pini e rododendri. Il risultato? Tanto, piacevole stupore, madre e cuccioloni che cercavano in maniera attiva e indipendente, rimanendo collegati a noi e…. senza strafare. Cercavano e correvano sì, ma stando attenti a dove mettevano le zampe. Questa cosa mi è piaciuta più di tutte. A d un certo punto siamo dovuti scendere lungo un canalone intasato di rocce di mille dimensioni, con salti e crepe tra una roccia e l’altra. Tutto nuovo per me, ma soprattutto per loro. Eppure se la sono cavata egregiamente scegliendo sempre bene come saltare da un masso all’altro fino ad arrivare a fondovalle perfettamente integri. Le mie convinzioni sugli antenati montanari dei miei cani sono tutte state confermate. La felicità, per un cinofilo/micro allevatore è anche questo!

Soddisfazione è aver dato anche un modestissimo contributo alla gestione della fauna autoctona: certo, non ho visto la quantità di selvatici che conto normalmente a grouse, ma ho avuto modo di verificare i miei cani in condizioni che ritengo decisamente probanti e ho avuto il privilegio di poterli sganciare su terreni e selvatici ai quali normalmente solo i cacciatori di tipica alpina hanno accesso, non posso che essere grata di tutto ciò.

Siccome ogni sessione di addestramento (ma anche di lavoro cinofilo), va chiusa sempre in positivo, la giornata è continuata con un pranzo a base di salumi e formaggi tipici e con un salto al caseificio della zona per fare scorta dei suddetti.

E…. una decina di giorni dopo, di primissima mattina, ero di nuovo su, a 7° C quando in pianura il termometro ne segnava già 25° C, pronta a veder confermate, o smentite, le prime impressioni su cani, selvatici e persone che si sono prese la briga di “sopportarmi”. A proposito, non voglio che sopportiate un secondo resoconto, quindi lascerò che sia la photogallery qui sotto a parlare.

PS. Per chi fosse interessato a saperne di più sui censimenti alla tipica alpina, uscirà un articolo su Sentieri di Caccia di Novembre.




Chi sono

Chi sono

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria e discutendo una tesi sperimentale sul benessere del cane da caccia. Come è intuibile, mi interesso di medicina comportamentale e di tutto ciò che può essere definito “medicina preventiva”, ovvero nutrizione, medicina complementare e alternativa (ho studiato agopuntura presso la Società Italiana di Agopuntura Veterinaria). Mi interessano anche le patologie di comune riscontro nel cane sportivo.

Il mio primo setter inglese è arrivato nel 1999: grazie a lui ho preso la licenza di caccia nel 2004 e ho iniziato a seguire cani da ferma in caccia e in prova. Collaboro regolarmente con riviste venatorie (Sentieri di Caccia, Beccacce che Passione e Cinghiale che Passione), ma ho all’attivo anche collaborazioni con La Gazzetta della Cinofilia e con riviste venatorie estere come Fieldsports e South African Wingshooter.  Nel 2004 mi è stato chiesto dall’Editoriale Olimpia di scrivere un libro sui setter (Il libro dei setter).

Addestro e conduco personalmente il mio cane, a caccia in prova e in esposizione).

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I Cuccioli…. Briony x Gregor

I cuccioli

La scelta di questi due riproduttori è stata effettuata alla luce della venaticità, della tipicità morfologica, dell’equilibrio caratteriale e delle verifiche sanitarie. Lo scopo di questa cucciolata è prima di tutto ottenere soggetti che siano buoni cacciatori, morfologicamente tipici, sani ed equilibrati (una cucciola resterà con me). Ho sempre pensato che il setter inglese debba essere una grande cacciatore, ma che debba anche possedere una buona tipicità morfologica. Alla luce di ciò la cucciolata è stata pianificata con estrema cura. I cuccioli verrano cresciuti in casa (e non in canile) affinché possano avere uno sviluppo cognitivo ottimale (e imparino a sporcare fuori). Verranno inoltre alimentati con prodotti di fascia alta, al termine di un accurato studio delle componenti nutrizionali.

Il futuro proprietario ideale è quindi una persona che riesce a comprendere e ad apprezzare questa impostazione,  e che sceglie uno di questi cuccioli come compagno di vita, e non soltanto come strumento di caccia.

Per contatti: englishsetterCHIOCCIOLAgmailPUNTOcom

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Perché Gregor di Val di Chiana?

Perché Gregor?

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Questo cane è stato scelto per tanti motivi. Per prima cosa, Gregor è utilizzato regolarmente a caccia in ambienti difficili: questo è fondamentale per verificare le attitudini e le qualità del cane da ferma. Ci sono caratteristiche quali il collegamento naturale e il fondo che non possono essere verificati mediante le prove di lavoro. Inoltre, un buon cane da caccia (in terreno libero) deve essere in grado di continuare a cercare e mantenere alta la motivazione anche quando dopo ore di lavoro non riesce ad incontrare selvatici. I risultati che Gregor ha ottenuto in prove corse in alta montagna sono un importante, ulteriore, conferma delle sue qualità. Altro particolare da rilevare, Gregor è stato preparato per le prove dal proprietario stesso che, tuttora lo conduce, ha pertanto ottenuto tutti i suoi risultati senza che fosse mai presentato da un professionista.

Di Gregor mi è piaciuta anche la tipicità morfologica (ottima la linea dorsale) e l’equilibrio caratteriale.

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Cuccioli in arrivo

Ch.It. B./R.S. Briony del Cavaldrossa x Ch.It.L/Ch.Int.L./Ch.Eu./ R.S. Gregor di Val di Chiana

Cuccioli da riproduzione selezionata (Pedigree Rosa) ***Click here for English***

Ch.It.B/ R.S. Briony del Cavaldrossa (CAE-1)  Altezza 58 cm

(C.R./R.S. Gion di Crocedomini* x Ansa del Simano) Clicca qui per vedere il pedigree

Verifiche sanitarie HD A ED 0      Esente PRA (rcd4) Esente NCL                   Dosaggio Taurina nella norma

Briony è figlia del Campione Riproduttore e Riproduttore Selezionato Gion di Croocedomini (HD/A HD0) e di Ansa del Simano (HD/B), una femmina di proprietà di un cacciatore svizzero che pratica la caccia alla tipica alpina sui Grigioni.

Briony è stata acquistata come cane da caccia ad uso personale. Successivamente, pur provenendo da linee di sangue esclusivamente da lavoro, è diventata Campionessa Italiana di Bellezza. È alta 58 cm e ha una dentatura corretta e completa (certificata). È Riproduttore Selezionato ENCI. Morfologicamente è un soggetto tipico che ha conseguito anche 2 BOB (Migliore di Razza) e 3 BOS (Best of Opposite Sex).

Dopo aver avuto la conferma che fosse un buon cane da caccia, ho iniziato ad addestrarla e condurla personalmente in prove di lavoro ENCI e, mia principale passione, in prove organizzate dal Kennel Club inglese (su grouse e su starne). Nel 2017, ha vinto la Novice Stake su starne organizzata dal Pointer Club a Sandrigham (Inghilterra). Con questo risultato, ha avuto accesso allo Stud Book del Kennel Club e diritto perpetuo di accedere al Crufts in classe Field Trials. Briony è il primo cane italiano (e continentale) a vincere una prova di lavoro su starne nel Regno Unito.

È un cane da caccia versatile, usato in ATC di media collina e in pianura, anche beccaccini. Ha partecipato a censimenti di grouse nel nord dell’Inghilterra ed è stata utilizzata per “spingere” i fagiani all’interno di una riserva in Kent.

Clicca qui per vedere Briony in video (minuto 4 circa).

È intelligente e collegata, apprende facilmente ed ha molta grinta, pur rimanendo un cane sensibile. Ha un grandissimo fondo e può cacciare per ore. È un cane equilibrato e molto piacevole come compagno di vita.

A caccia chiusa pratica anche addestramento di base e avanzato all’obbedienza (seduto, terra, resta, condotta…) divertendosi. Briony vive in casa ed è abituata a venire ovunque: ristoranti, negozi, mezzi di trasporto, università…

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Su questo sito puoi vedere molte altre foto di Briony e Gregor.

Ch.It.L./Ch.Int.L./ Ch.Eu. / R.S. Gregor di Val Di Chiana

(Multi Ch. Picasso x Hemmj di Val di Chiana) Clicca qui per vedere il pedigree

HD A, altezza 58 cm (Video Gregor)

Gregor è un soggetto allevato da Ademaro Scipioni e di proprietà di Domenico Pensa che lo usa a caccia in zona Alpi. Gregor, sempre addestrato e condotto dal proprietario, partecipa a prove di lavoro su tipica alpina. Grazie a queste prove, corse in alta montagna, Gregor è diventato Ch. Italiano di Lavoro e Ch. Internazionale di Lavoro. Nel 2014 ha vinto il Campionato Europeo su Selvaggina di Montagna.  Oltre a ciò, Gregor è un cane morfologicamente molto tipico e, infatti, ha ottenuto 2 CAC e 2 Ris CAC in esposizione e in raduni di razza. Gregor è Riproduttore Selezionato. Clicca qui per sapere perché è stato scelto Gregor.