I Pointers e i Setters in Inghilterra nell’anno 1928 – di G.Horowitz

I Pointers e i Setters in Inghilterra nell’anno 1928 di G.Horowitz

Tratto dal Bollettino del Kennel Club Italiano – Marzo 1929

Il fatto che i nostri Pointers e Setters continuino a conservare anche pel 1928 popolarità considerevole nel nostro paese è specialmente dovuto a qualche entusiasta del nostro mondo cinegetico e al numero maggiore dei nostri espositori. È sorprendente che la popolarità del Pointer e del Setter sia più grande all’estero che in Inghilterra, e all’estero il loro numero è più grande che da noi; ciò nondimeno questi medesimi paesi amano ricorrere a noi per comperare i nostri migliori rappresentanti delle due razze per “rinfrescare” gli esemplari che essi possiedono. Questo è dovuto, in parte, al fatto che il nostro clima è talmente variato che i nostri Pointers e Setters possiedono maggior vigoria di quelli nati ed allevati nei paesi caldi, in parte, per merito delle nostre grandi esposizioni, quali quelle del Kennel Club e di Cruft, nelle quali si possono ammirare i tipi più perfetti, e inoltre, per merito delle nostre società di « field-trials » che sono sostenute da entusiasti e che fanno in modo che Pointers e Setters siano provati su selvaggina libera.

Tutto questo sommato permette, agli stranieri disposti a pagare buoni prezzi, di conoscere e scegliere il cane che loro meglio si adatta per mantenere la razza nel loro paese.

É noto che gli Stati Uniti dell’America del Nord possiedono molto sangue eccellente Pointers e Setters, avendo assorbito molti dei migliori cani del fu signor A. T. Williams (canile celebre di “Gerwn”) e del fu colonnello Cotes (canile celebre dei “Pitchford”) oltre a filoni di sangue d’ altri canili inglesi.

In America l’energia fisica nei Pointers e Setters è fortemente considerata, e questo fattore è difficile mettere a prova nel breve tempo accordato nei “Field Trials” nel nostro paese. Pertanto è un requisito della massima importanza in queste razze — il 50 per cento del valore di un Pointer e Setter considerato come field — ed è talmente considerato importante oltremare che, alle prove americane, l’energia fisica costituisce una delle prove principali.

Il fatto che gli americani diano un valore così alto all’energia fisica è senza dubbio dovuto alla natura estesa e aperta del paese nel quale i loro cani sono al lavoro su selvaggina e su quaglie.

Un Pointer od un Setter troppo piccolo non può mantenere l’andatura e lo stile come un soggetto di più grande taglia, possedendo quest’ultimo un passo lungo, facile, elastico che gli permette battere della rude brughiera e del terreno che presto faticherebbero e fiaccherebbero un Pointer o un Setter di piccola taglia.

Se noi diamo un colpo d’occhio alle opere scritte verso l’anno 1760, noi rileviamo con facilità che i cani dell’epoca erano dei Pointers e dei Setters e piuttosto i primi dei secondi, poiché il loro pelo corto permetteva di meglio sopportare il lavoro evitando il fastidioso arruffarsi del pelo con lappole e semenze.

Curioso il fatto che in America, pur dando valore al pelo del Setter, lo si rasi ben corto nelle epoche di lavoro

Circa cento anni fa, quando le biade venivano mietute a mano e le stoppie lasciate assai lunghe , era necessario avere un cane che rispondesse ai requisiti descritti oltre ad una ferma solida, i primi per trovare le pernici, la seconda perché rimanesse fermo durante il tempo necessario a ricaricare il fucile a pietra ad un sol colpo. Era questo un processo piuttosto lungo se si pensa che la polvere doveva essere misurata e versata nella canna, la borra giustamente adattata, seguita dalla misura dei pallini, un’altra borra leggermente pressata, la bacchetta rimessa a posto, il foro al bacino della ricarica ripulito e riempito di polvere d’accensione là dove la pietra focaia batte.

In quei tempi solo una perfetta combinazione di buoni cani e di accurata preparazione poteva portare al successo. Fra parentesi, verso l’anno 1750, si usavano cani di una razza speciale per la caccia al fagiano nel bosco molto folto.

Attualmente i Pointers sono i più popolari sul Continente, nell’Africa del Sud e in America, dove le condizioni del terreno permettono il completo impiego buon cane e, soprattutto, dove si trovano quaglie.

In Africa del Sud si incontrano molti cani da caccia eccellenti e buon numero di “Pointers Espagnols” neri; che erano molto popolari circa trenta anni fa; di costruzione piuttosto ordinaria ma con andatura meravigliosa.

Il “Veldt” è essenzialmente il luogo dove il Pointer è necessario se si vogliono ottenere risultati dello sport con le differenti specie di «Francolini», “Khoorhan” e di “Galline faraone” che tutte offrono dell’ottimo sport se si cacciano montando buoni ponies da caccia e coll’ausilio di buoni Pointers.

In Inghilterra l’allevamento di Pointers e Setters sarebbe estinto se la loro esistenza dipendesse solamente dalla caccia; ma fortunatamente vengono impiegati ancora molto in parecchie parti della Scozia per la caccia alla “grouse”, benché, anche là. la stagione nella quale la “grouse” si presta alla caccia col cane è cosa così breve che diviene ben caro il tenere un canile a quel solo scopo.

Sulhamstead Sheilin d’Or

Coloro che sostengono le prove sul terreno sono gli amatori del Pointer e del Setteer ed è grave danno che le prove non possano essere tenute tutte durante la stagione di caccia, quando cioè è possibile come nel passato sparare alla selvaggina. Coll’agricoltura moderna ciò è impossibile, infatti: le stoppie del 1928 potevano appena dirsi coperte, causa le moderne mietitrici che rasano quasi completamente gli steli e l’intero sistema di coltura dei campi e dei pascoli è cambiato. Una delle nostre Società d Field Trials , la “Devon and Cornwall Society” trova modo di far correre le sue prove al principio della stagione di caccia, e l’anno scorso queste field trials furono certamente molto più interessanti di quelle corse al principio di primavera su pernici accoppiate e sul punto di nidificare. Senza dubbio ai nostri tempi è molto importante abbattere la selvaggina sotto ferma. Un Pointer od un Setter potrà sovente restare correttamente immobile sul selvatico bloccato, e sul selvatico alzatogli sotto ferma, ma gli stessi soggetti potrebbero essere tentati a rompere su un selvatico abbattuto. È vero che una fucilata vien sparata a salve per provare l’immobilità e l’eventuale paura della detonazione, ma troppo di sovente questo colpo di fucile parte da una certa distanza, ciò che è ben differente di due fucili che, può darsi, impieghino le quattro canne contro un branco levantesi abbattendo tre o quattro individui.

Ciò nonostante, i field trials, quale che sia il posto e l’epoca in cui vengono tenuti, ci mettono in grado, entro certi limiti, di scegliere i migliori cani pel primo, secondo e terzo posto in classifica, e frequentemente la prova esibita viene reclamizzata. Così nelle prove della primavera del 1928 il cucciolone di setter inglese “Stylish Switcher”, del signor Sharpe, guadagno il 12 aprile e otto giorni dopo conquistò la vittoria alle prove del Kennel Club; fu secondo nella seconda giornata nella gara per cani di ogni età, nel quale il primo posto toccò alla Setter irlandese femmina campione in prove “Sulahmstead Sheilin d’Or”.

Fu questo un ottimo successo per un cucciolone, che attualmente si trova in Italia, dovrà portare vantaggio alla razza dei Setters inglesi.

Il modo accurato con il quale furono tenuti i pedigree e col quale venne selezionato l’allevamento nel passato, ha molto contribuito a metterci in grado di sostenere la nostra posizione, ma i grandi canili di “Pitchford” (colonnello Cotes) che aveva origine dall’antica linea di Pointers di “Woodcote” e i canili di W. Arkwright lasciarono un grande vuoto nel nostro allevamento.

Il Setter irlandese, quale cane da lavoro, è molto popolare in Irlanda, per la caccia al beccaccino. Più di 1400 sono stati registrati nei libri del Kennel Club durante l’anno scorso (1927 n.d.r.) contro meno di 600 fra Pointers e Setters inglesi.

Io spero, in un mio prossimo articolo, dire qualcosa sui Retrievers e sugli Spaniels in Inghilterra nel 1929

G. HOROWITZ




Entering a trial Italy vs UK part II: UK

After discussing Italy here, what about the United Kingdom? How do you enter a trial? First of all, if you do not live in the UK and your dog is not registered with their Kennel Club, you have to go through the Kennel Club website and fill out an application form to get an ATC (Authorization to Compete) number. You can choose between two options: getting an ATC number alone; getting an ATC number and register your dog microchip number at Petlog. This second option is more expensive, but worth: if your dog get lost, having his microchip been registered in the Petlog database, would make a reunion easier. Once you have an ATC number, you can formally enter the dog in trials. Warning: the whole procedure might take up to three weeks.

I do not know how things work for HPRs (Continental Pointing Dogs,  but trials for British Pointing Breeds take place only during specific times of the year. There are two weeks on grouse in March; one week on partridge in April; almost a month on grouse (mid July/mid August) and, finally one more week on partridge in September. The total number of trials is therefore extremely limited, if compared to the number of trials taking place in Italy during a year (hundreds!) and makes getting a run quite complicated. With the calendar at hand, you have to find the contacts of the club organizing each trial, get a specific entry form, fill it out and return it to the club secretary before the deadline, together with the entry fees. The most complicated thing, for those abroad, is paying the fees in advance. All the clubs accept cheques but it is impossible to send a cheque in sterling from abroad, which makes things complicated for a foreigner. Some clubs accept foreigners to wire money through a bank, others are ok with you paying at the venue…

In the form you have to fill out you have to write the dog’s name and date of birth; his/her parents names; the breeder, the owner and the handler names and so on. You should not forget the breed and whether he has already gained any awards in British trials as this would allow him to enter the Open stake more easily. British trials have three option when it comes to stakes: Puppy; Novice and Open. Puppy Stakes are for dogs younger than 2 years who had never qualified; Novice Stake is for dogs of every age who have never won a 1st or 2nd place in a Novice Stake (or Puppy Stake) and Open Stakes are for those who did! To become a Field Trial Champion, a dog must win two Open Stakes. Field trial rules remain the same regardless of the stake, but judges can be “kinder” towards dogs who run in Puppy and Novice Stakes. Is it difficult for a foreign dog to enter a trial and, more specifically, run in an Open Stake? I think it depends on the trial and on the time of the year: whilst Open Stakes are Open to all dogs, the dogs who had qualified 1st or 2nd in Novice and Puppy Stakes are allowed to run only in Open, hence are given priority. Trials run in Northern Scotland are usually less crowded that those run in England and, I was told, March Trials are less popular. Are Puppy and Novice Stakes easier to get in? My experience is extremely limited, but I think they are. What we shall remember is that stakes usually accommodate a maximum of 40 dogs (and each trial has ONLY one stake, not three, four or more like in Italy), and the extra dogs become “reserves” (= they are placed on a waiting list). Reserves that cannot get a run will get their money back. Being member of the club organizing the trial and having had placements in the past proved more chances to get a run.

Still curious about British trials? Check the section A Month on the Moor or click here.