Dalla parte del cane

Eccomi, finalmente dopo alcuni mesi molto intensi. Ho terminato gli esami necessari alla laurea in medicina veterinaria e ora, tirocini a parte, dovrò occuparmi della tesi che riguarderà i cani da caccia. Se volete saperne di più sul Gundog Research Project cliccate sul link. Prima di affrontare la letteratura scientifica dura e pura, ho deciso di dare un’occhiata ai libri che avevo in casa e… ho alcuni suggerimenti. Se non la conoscete, iniziate a guardarvi i lavori di Temple Grandin, questa donna ha molto da dire. (Alcuni dei sui libri sono pubblicati in italiano).

Poi, andando più nel dettaglio, vi consiglio uno dei miei libri preferiti. Il titolo originale inglese è In Defence of Dogs di John Bradshaw orrendamente tradotto in “La naturale superiorità del cane sull’uomo” e… pare fuori stampa. Un vero peccato: è un libro gradevolissimo da leggersi e di grande rigore scientifico, ogni cinofilo dovrebbe leggerlo. Il secondo libro si intitola The Domestic  Dog. Its Evolution,  Behavior and Interactions  with People. Si tratta di un’antologia curata da  James Serpell che racchiude parti di differenti studiosi tra cui Raymond Coppinger,  M.B. Willis,  Benjamin and Lynette Hart e Valerie O’ Farrel.  Non mi risulta tradotto in italiano ma c’è anche un articolo curato da Boitani e altri collaboratori. Io possiedo l’edizione del 1995, prima edizione, ma ho intenzione di controllare anche la nuova edizione, 2016 sicuramente più aggiornata.

Un’altra risorsa interessante è il corso online Animal Behavior and Welfare a cura della University of Edinburgh disponibile online attraverso la piattaforma Coursera.org il corso è gratuito e sono disponibili i sottotitoli delle lezion in italiano.

Cercherò di scrivere altro molto presto!




Mario Canton, il levriero afgano e altro

Qualche giorno fa, mi sono accorta di non essere riuscita ad incontrare il Prof. Raymond Coppinger, per un pelo. Quando ho frequentato alcune classi ad Hampshire College (Massachusetts) lui era in un anno sabbatico e io non sono potuta tornare il semestre successivo. Però, ritornando in Italia, ho avuto modo di incontrare e diventare amica di un altro studioso dello stesso calibro. Si chiama  Mario Canton e non ricerca sul comportamento canino, si occupa di morfologia, che analizza secondo un approccio scientifico. Mario è una persona molto umile e, quando gli si fanno i complimenti, si limita a dire che lui non ha “scoperto nulla”, si è limitato a mettere insieme le cose. Può darsi che sia così ma, mettendo insieme alle cose, ha reso disponibile ai cinofili un’incredibile quantità di conoscienze che ha altresì rispiegato nella maniera più semplice possibile. Se vi pare poco!

Mario ha pubblicato il suo primo libro nel 2004(Cani e razze canine 1a Edizione) dopo 35 anni di ricerche. Ricordo me stessa che su portava il  libro in bagno per controllare i refusi mentre insistevo sul punto 1) inserire fotografie e disegni e 2) farlo tradurre in inglese. Oggi questo libro è arrivato alla sua terza edizione ed è disponibile in 3 volumi in cofanetto o in tre ebook che  vi linko qui sotto:

Cani & Razze Canine – Vol. I

Cani & Razze Canine – Vol. II

Cani & Razze Canine – Vol. III

purtroppo il libro è ancora senza disegni e senza traduzione in inglese. Mario si giustifica affermando che 1) inserirei disegni farebbe lievitare i costi e che 2) esiste una letteratura vastissima su questo argomento scritta in inglese. Le sue affermazioni sono veritiere ma lui stesso dimentica il suo merito più grande: l’aver condensato tantissima letteratura in un unico libro, ok è un librone ma i contenuti sono esposti in maniera comprensibile.

Continuo a pensare che Mario debba trovare un traduttore e un editore all’estero. Il mondo intero potrebbe trarre beneficio dai suoi scritti. L’unico testo disponibile in inglese, per questo ve ne parlo, al momento riguarda il levriero afgano. E’ un libricino che raccoglie le slides del congresso mondiale sulla razza tenutosi nel 2014. Trovo i levrieri afghani molto belli ma non sono “la mia razza”, ne credo interessino molto ai lettori del mio blog, quindi perché parlo del libro

Levriero Afgano – Afghan Hound (Edizione Kindle)?

(E’ disponibile anche l’edizione cartacea a cura di Crepaldi Editore).

Semplice, essendo l’unico testo in inglese è il libro che può fare da apripista a tutti gli altri. Ho scritto la stessa recensione che leggete voi in inglese, potete trovarla qui e linkarla ad amici che non conoscono la lingua italiana. In secondo luogo, mi piace molto come analizza la razza dal punto di vista della morfologia funzionale: ne risultano spiegazioni chiare e stimolanti. Credo che libretti simili andrebbero fatti per ogni razza, cominciando ovviamente dal setter inglese! Questo libro è sull’afghano ma qualsiasi appassionato di razze da lavoro può trarne alcuni spunti. Inserisco sotto una piccola galleria del libro da Google Books, se non riuscite a vederla cliccate  cliccate qui.

Se vi piace quello che state leggendo, acquistate il libro o incoraggiate Mario a scriverne altri!




Mario Canton, the Afghan Hound and more…

This morning I realized I missed meeting Professor Raymond Coppinger by an inch. When I was attending some classes at Hampshire College (Massachusetts), he was on sabbatical. Unfortunately, I was not able to go back there on the following semester but, by coming back to Italy, I had the opportunity to meet and become friends with an equally gifted scholar. His name is Mario Canton and no, he does not research on dog behaviour, his favourite topic is dog conformation, analyzed under a scientific perspective. Mario is indeed a very humble person and he often claims “he has not discovered anything”, he has only put things together. It might be, but he made a huge amount of technical knowledge available to the average dog lover, quite an achievement!

Mario published his first book in 2004, after more than 35 years of research. I remember being the one proofreading it in the bathroom, checking for any possible typos and bugging him about 1) adding images and 2) having the book translated into English. The book “Cani e Razze Canine” (Dogs and Dog Breeds) has already had three improved editions since 2004, but it is still without images and without an English translation. Mario justifies himself stating that 1)images will make the book too expensive and 2) English speakers already have plenty of scientific literature about dogs in their own language. Both his statements are true, but Mario forgets his greatest merit: having condensed an incredible amount of literature in one book (a huge book indeed! ) and having re-written it in a way it is now easier to understand.

I am firmly convinced he should get a good translator and a good publisher abroad, the whole world could benefit from his writings. As for now, only one of his books is available in English and, today, I am telling you more about it. It is a small book about the Afghan Hound and it is based on the slides he showed during the Afghan Hound World Congress held in 2014. Whereas I think Afghan Hounds to be incredibly beautiful, I am not into the breed and I think most of my readers are not as well. So why am I reviewing the book

Levriero Afgano – Afghan Hound (Kindle Edition)?

(Paper edition available as well (it is published by Crepaldi Editore)

First of all, it is Mario’s only book available in English and, most important, he analyzes the breed according to the most modern knowledge about dog conformation and movement. I think he could and should do the same with other breeds – beginning from the English Setter of course! And I also think any dog lovers interested in a working breed can learn much from this tiny book. I am embedding a small gallery featuring some of the contents.  (In case you can’t see the Google Books gallery below, click here)

If you like what you see, consider purchasing the book or encourage him to publish more books in English!




Lascia stare il cane che dorme!

Stavros… notice the alert cat

L’articolo pianificato per oggi era su tutt’altra cosa ma un’amica mi ha fatto cambiare idea. È successo che è stata “sgridata” per aver pubblicato troppe foto del suo cane, un machissimo dogo argentino, intento a sagomar divani. Ammetto di fare lo stesso e non siamo sole, in diversi hanno la stessa ossessione. Ma…  per quale caspita di motivo adoriamo rubare le foto dei nostri cani addormentati? L’ho sempre fatto, da prima dell’avvento delle fotocamere digitali. Adesso è ancora più semplice, serve solo un cellulare e una certa cautela nell’avvicinarsi alla vittima.

Il nostro hobby è sicuramente foraggiato dal fatto che i cani addormentati sono carinissimi ma ritengo ci siano anche motivazioni più profonde. Sono affascinata dal legame uomo –animale e credo che un cane che dorme rilassato in nostra presenza esprima un elevato grado di fiducia. Pensate agli erbivori, che sono prede,  i cavalla possono dormire sdraiati, rilassando una zampa per volta. Puledri e vitelli appena nati si reggono subito sui loro zoccoli, perché la natura sa che un predatore potrebbe arrivare.  i cani non sono preda ma sia che discendano dai cani da villaggio, come sostiene Coppinger (Dogs. Una nuova sorprendente chiave di lettura dell’origine, dell’evoluzione e del comportamento del cane), sia che arrivino direttamente dal lupo, hanno dovuto, nel corso dell’evoluzione, affrontare diversi pericoli e, sfortunatamente la stessa sorte tocca ancora a molti cani moderni. Gli animali da compagnia, a dispetto del fatto di essere “pets”, hanno ancoiora un legame con la natura selvaggia ben più vivo di quanto non accada per gli esseri umani – ci sono eccezioni., Questo legame rende la maggior parte di loro più allerta e più sensibili a tutto ciò che sta loro intorno.

Non tutte le razze, e non tutti i cani, sono uguali, alcuni sono più allerta, credo che la neotenia abbia un ruolo in ciò. Alcuni cani si svegliano al minimo rumore e alcuni, specie se hanno vissuto traumi, non sono in grado di rilassarsi accanto all’uomo. Briony, per esempio, nonostante un passaggio molto ovattato tra l’allevamento e la mia casa, ha avuto bisogno di alcuni mesi per dormire rilassata in mia presenza. Si, certo dormiva, ma sulla pancia e pronta a saltare in piedi al minimo pericolo. La posizione “appallottolata” era l’unica alternativa, l’opzione più difensiva. Questa posizione prevede di arrotolare la zampe sotto di sé, mettere la testa sul corpo e la coda attorno alla faccia. Non consente un sonno ristoratore perché  i cani stanno tutti tesi per non essere vulnerabili. Devo con ciò ammettere che i cani assomigliano al padrone: mi sveglio al minimo rumore e fatico a prendere sonno nei posti nuovi. Invidio quelli che si addormentano ovunque: treno, aereo, sala d’attesa del dottore eccetera. Probabilmente confidano che qualcuno come me li svegli in caso d’incendio.

Ma, comunque, è bello vedere il tuo “nuovo” cane che gradualmente si rilassa e si espande su ogni superficie morbida. La sua postura diventa sempre meno rigida, il corpo si allunga. Briony ora dorme sul fianco, sulla schiena, con le zampe per aria e tende ad occupare un sacco di spazio! La sua evoluzione è tutt’altro che unica, credo che la maggior parte dei nostri cani abbia fatto questo percorso. Un cane che dorme bene è una faccenda di fiducia, credo che sia per questo che la cosa ci piace così tanto!




Let the Sleeping Dog Lie!

Stavros… Notice the cat fully alert

Honestly today I was going to write on a totally different topic, but a friend made me change my plans. Because… she was sort of “scolded” for publishing too many pictures of her dog, a macho style Dogo Argentino, sleeping. I admit I like doing the same and we are not alone, many people suffer from the same addiction. But why do we like so much to steal a picture of ours dogs sleeping? I have always done this, prior to the advent of digital cameras, and now it is even easier, all you need is a cell phone and a cautious approach to the victim.

Our hobby is certainly fueled by the fact that sleeping dogs are super cute but I think there are also some deeper motivations. I am fascinated by the human-animal bond and I believe that a dog who sleeps deeply in our presence expresses quite a degree of trust. Think about prey animals, horses can lie down or fall asleep while standing, relaxing one leg at the time. Newborn foals and calves can immediately stand on their hooves because nature knows a predator might come. Dogs, obviously, are not preys but whether they came from village dogs (Dogs: A New Understanding of Canine Origin, Behavior and Evolution by Raymond Coppinger (2002-10-01)
or directly descended from wolves, equally had to face certain dangers through their evolution and, unfortunately, many modern dogs still do. Pet animals, despite being pets, still have a deeper connection to wilderness than the average – there are exceptions – human being. This connection makes most of the them more alert and more aware of their surroundings.

Briony on her back

Not all the breeds, and not all the dogs, are the same, some are naturally more alert, I think neoteny plays a role. Some dogs wake up at the slightest noise and some, especially those who had experienced traumas, seem unable to fully relax when  humans are around. Briony, for instance, despite a very smooth transaction from her place of birth to my house, needed several months to properly sleep in my presence. Yes, she was sleeping but mostly curled up and ready to punch on her feet at any forms of danger. The “nutshell” position was her only alternative, this is the most defensive option. It involves tucking the paws under themselves, placing the head into their body and their tail around their face. This is not a very restful sleep as dogs are tensing most of their body so as not to be vulnerable.

I have to admit that dogs tend to resemble their people: I wake up at the slightest noise and have troubles falling asleep in new places. I envy all those people who can fall asleep  everywhere, on the train, flying in an airplane, in the doctors’s waiting room and more they probably rely on someone like me to wake them up in case of fire.

But anyway, it feels really good seeing your “new” dog increasingly relaxing, literally spreading himself on any resting surfaces. His posture becoming less and less stiff, and his body getting longer and longer. Briony now rests on her sides, on her back, with her legs stretched out and tends to occupy quite a wide area! Her evolution is certainly not unique, I think that most of our dogs went this way. A dog sleeping well is a matter of trust, I guess this is why we love it so much!