Cercare nel canneto un’anatra viva…

 

Domenica scorsa ho assistito con piacere a una sessione di addestramento per drahthaar che si stanno preparando alla HZP/ Hegewald e alla VGP. Mi piace vedere lavorare QUALSIASI tipo di cane e, quando vedo un buon cane, mi emoziono, quale che sia la razza. Aron è un mio grande amico, ci siamo visti e piaciuti, e ho avuto l’onore di essere sua handler in esposizione. E’ un cane molto intelligente, pacato di indole ma che sa essere molto deciso quando serve. Si mormorava, da alcune parti, che Aron fosse un po’ “statico”, un po’ “corto”, che “mancasse di iniziativa”, che fosse “un cane da riserva”…

Aron su anatra ferita
Aron su anatra ferita

Onestamente, pur riconoscendone la calma, avevo l’impressione di essere di fronte ad un cane energico, non tonto, non pigro. La mia impressione, rilevata ben 4 mesi fa, era che il problema stesse nell’eccessivo controllo da parte del conduttore. Trovare il giusto equilibrio tra iniziativa e controllo è difficile, specie se stai preparando il cane per una VGP, prova in cui il controllo è vitale.  Comunque, domenica scorsa, dopo una sola settimana di briglie allentate, Aron ha pienamente confermato l’opinione della “zia”.

In tarda mattinata si è infatti sottoposto all’esercizio che i tedeschi chiamano Stöbern mit Ente im deckungsreichen Gewässer oder lt. Beiliegendem Zeugnis: cercare nel canneto un’anatra viva, disalata (descrizione in fondo all’articolo) e WOW… grande cane! A lui è toccata l’ultima anatra, un’anatra davvero terribile. Lo specchio d’acqua in cui si sarebbe svolto il lavoro era quanto di più simile a una palude tropicale con tanto di rami, canne e piante che crescevano in acqua, un ambiente molto difficile in cui nuotare e, peggio ancora, individuare un animale ferito. La situazione non è stata ricreata per mettere in difficoltà i cani: semplicemente serviva uno specchio d’acqua un zona C (area in cui è possibile abbattere animali anche a caccia chiusa) e quello passava il convento.

Quasi
Quasi

Aron, subito dopo lo sgancio, ha iniziato a lavorare con entusiasmo e ha prontamente individuato e inseguito l’anatra che, da parte sua, non gli è stata inferiore. La disfida tra A&A sembrava non finire mai: Aron la mancava di un soffio, lei si immergeva in acqua e scompariva per spazi di tempo che sembravano eterni.  Aron non ha mai mollato, nonostante i rami, nonostante la fatica, nonostante l’anatra sembrasse sparita per sempre, alla faccia del cane molliccio e con poca iniziativa!

La sfida è durata più di 10 minuti:  Aron determinato a portare a termine il suo compito, l’anatra pronta a giocare sporco pur di salvarsi al pelle. Per pochi centimetri, in un paio di occasioni,  Aron non è riuscito ad azzannare la preda che, ad un certo punto scompare. Aron continua ad ispezionare la lanca, noi cerchiamo l’anatra con gli occhi e, non trovandola, pensiamo si sia allungata lungo in canale. Noi ci riteniamo sconfitti ma, per fortuna, Aron ignora il nostro stato d’animo. L’anatra riappare inattesa, non resta che aiutare il cane premiandolo con un abbattimento. E fu così che Aron, esausto, faticando a risalire la riva, si avvicinò a noi affidando l’ambitissima preda alle mani del suo conduttore.

Stöbern mit Ente im deckungsreichen Gewässer oder lt. Beiliegendem Zeugnis: cercare nel canneto un’anatra viva, disalata: il giudice libera in acqua un’anitra disalata, dopo averle strappato alcune piume e averle depositate a terra sulla riva dello specchio d’acqua in cui si svolgerà la prova. L’anitra spaventata dal giudice e dai presenti, nuoterà fino a trovare riparo nel canneto che copre parte delle rive. A questo punto saranno convocati il Conduttore e il cane, i quali non erano presenti all’azione precedentemente descritta. La prova consiste nel liberare il cane, dopo avergli fatto annusare la presenza dell’anitra attraverso le piume IMG_3229depositate sulla riva dal giudice, il quale dovrà seguire l’usta lasciata dall’anitra sul pelo dell’acqua, fino nel folto del canneto, dal quale dovrà stanarla e farla uscire allo scoperto in modo che il Conduttore le possa sparare. La ricerca non dovrà essere di una durata inferiore ai 10 minuti.La prova termina con l’abbattimento dell’anitra e il conseguente sollecito riporto di questa alla mano del Conduttore, il quale attende il cane sulla riva. (Dal sito www.amatoridrahthaar.it

 




L’addestramento del cucciolo

Avevo appena terminato un articolo sull’addestramento del cucciolo per una nota rivista del settore (Beccacce che Passione – lo leggerete tra qualche mese) quando ho pensato di chiedere un’opinione in merito ad un amico che sapevo pensarla, più o meno, come me. Ne è seguito un breve scambio di opinione in cui è stata sottolineata l’importanza di iniziare precocemente il lavoro in campagna e sulla selvaggina e dopo le opinioni è stato il momento delle riflessioni. O meglio delle motivazioni: non le nostre motivazioni, per carità, ma quelle di coloro che ritardano l’addestramento, sempre più in là, a date da stabilirsi.

Tendo a ritenermi, immodestamente, perspicace ma a questi due aspetti non avevo pensato. Secondo l’amico, infatti l’addestramento viene posticipato anche per questi due motivi:

1) spesso il cacciatore in Italia non ha la cultura del cane come compagno di vita e, in quanto semplice strumento, da piccolo non serve a niente;

2) i cuccioli non devono bagnarsi fino all’anno di età.

Ho dovuto ammettere che a questi due punti non avevo pensato ma che… potrebbe essere. Ma…. c’è qualcuno che crede ancora che i cuccioli non possano fare il bagno fino all’anno di età? Cosa cambia una volta raggiunti i 12 mesi? Cambiano pelle e diventano impermeabili? Credevo si trattasse di una vecchia leggenda metropolitana e invece, vorrete mica dire che qualcuno ci crede ancora?