E’ Arrivato Babbo Natale!

Qualche giorno fa ho ricevuto una chiavetta USB dalla mia insegnante di Pilates e una tazza con Biancaneve (lunga storia) e ho pensato che questi fossero i miei primi regali di Natale. Errore! Grave Errore! Un super pacco era arrivato qualche settimana fa, via renna dalla Scandinavia. Quando il corriere ha suonato il campanello, mi sono completamente dimenticata dei pittori che mi avevano occupato la casa. Ho saltato tutti gli ostacoli tra me e la porta e ho corso anche più velocemente quando ho riconosciuto il pacco.
Dopo aver testato il completo Jerva, ho inviato la recensione a M.B., aka “l’uomo Harkila”.  Gli è piaciuta molto e mi ha chiesto se fossi pronta per una nuova missione, ho accettato e gli ho detto di scegliere il nuovo prodotto. Dopo alcuni giorni mi ha contattato dicendo che mi avrebbe mandato un completo Kana e… un oggetto misterioso! Così, quando è arrivato il pacco, oltre ad essere curiosa di conoscere il mio nuovo completo Kana, ero curiosissima di sapere cosa fosse il misterioso regalo. Sono rientrata in casa portando un pacco gigantesco, ho scavalcato le latte di pittura e ho finalmente raggiunto la cucina dove ho potuto guardare dentro…

Actiwool

La scatola conteneva una giacca Kana, un paio di pantaloni Kana e l’oggetto del mistero era…  un cardigan Lilja color shadow brown mélange (marrone mélange). Ottima scelta M.B. buon gusto! Ho intenzione di testare il completo per tutto l’inverno prima di postare una recensione completa, inizierò anche a testare il cardigan non appena il clima lo renderà possibile, nel frattempo, queste sono le prime impressioni.

Inizio dal Lilja cardigan poiché non l’ho ancora indossato. Il mio è una taglia S ed è una vera S. Sarei stata bene anche in una XS ma questo, essendo più ampio, mi permette di usarlo come giacca, mettendoci sotto un maglione. Il colore è marrone scuro con minuscole punte di grigio: mi ricorda il colore dei campi arati in inverno. L’etichetta dice che è stato fatto in Lituania ma c’è anche lo zampino di una ditta italiana, il  Lanificio Becagli. Il materiale è chiamato Actiwool e ha qualcosa a che fare con un tessuto tecnico chiamato Calamai, brevettato da suddetto lanificio. Insieme all’etichetta Harkila, c’è un’etichetta Actiwool che descrive i benefici naturali della lana come i tenere caldi e asciutti e l’essere resistente e di facile manutenzione. La lana è il componente principale di questo tessuto (64% lana, 20% poliestere e 16% poliamide): la ritengo una mossa coraggiosa e interessante che gli conferisce unicità e fa risaltare questo cardigan in mezzo ai suoi simili. La scelta della lana come principale ingrediente, mischiata a fibre sintetiche, è una scelta coraggiosa che indica che Harkila vuole mantenere viva la tradizione, pur accettando i benefici della  modernità! Il cardigan ha un bel taglio sagomato e si chiude con una cerniera. Le tasche, l’estremità delle maniche e delle tasche sono bordate con un tessuto differente, fatto di cotone misto poliestere. Ci sono due tasche con rete, sono piuttosto capienti e si chiudono con una cerniera: non è un dettaglio banale, in campagna è facile, muovendosi su terreni rotti, che il contenuto delle tasche (in genere chiavi e cellulari) salti fuori e venga smarrito. C’è poi una terza tasca, sulla manica destra, con la scritta Harkila ricamata sopra. Il Lilja ha un buon odore è gradevole al tatto, soffice e ruvido allo stesso tempo. Mi stavo dimenticando che il cardigan è commercializzato anche in violetto, da loro definito beetroot mélange (mélange barbabietola).

Giacca Kana

Passiamo ora alla parte bassa del completo, i pantaloni Kana. Commento informale: sono CALDI e SOFFICI!!! Va bene faccio il giornalista serio e racconto ai lettori qualcosa di più tecnico. I pantaloni sono color “verde olmo” che, per me, è il color “verde caccia”, dal momento che tutti i cacciatori che conosco indossano sempre quel colore lì. I pantaloni sono morbidissimi: il tessuto principale è fatto con poliestere e nylon e possiede una membrana in Goretex. Ad una prima e occhiata (e ad un primo tocco) si sarebbe portati a credere che si tratti di cotone, sono davvero piacevoli al tatto, quasi setosi. Sono inoltre imbottiti e foderati con poliestere. Mi hanno mandato una taglia EU 36 (ho una taglia IT 40) e vanno bene poiché la vita elasticizzata consente una certa versatilità nelle misure. Anche la lunghezza è un dettaglio interessante: non sono troppo lunghi e il blocco “anti-neve” sull’orlo permette di accorciarli senza fatica rendendoli perfetti per la mia altezza.  Ci sono due tasche frontali con cerniera e una tasca “per coltello” sulla coscia sinistra. Li ho indossati? Certo, ma purtroppo solo una volta sola poiché la nebbia ha bloccato caccia e attività all’aria aperta per circa tre settimane. Li ho indossati in una mattina gelida e nebbiosa. C’era una prova di lavoro per cani da ferma e mi sono recata al punto di incontro nella speranza, rivelatasi vana, che la nebbia si alzasse. Non voglio esagerare, ma credo di essere la persona più “al caldo” di tutte: eravamo sotto zero e con un tasso di umidità elevatissimo.  Da indossati stanno bene anche se l’imbottitura fa sembrare un po’ più grassi, del resto è un buon prezzo da pagare per stare al caldo!

Pantaloni Kana

Introduco quindi la giacca Kana, di cui sono mi sono già innamorata. E’ bella, calda, leggera! Quando la indosso mi sembra di camminare nel freddo protetta da un caminetto acceso. Il tessuto e il colore sono gli stessi dei pantaloni, nulla da aggiungere. La mia giacca è una taglia 36 EU (la più piccola disponibile) e mi va perfetta. E’ abbastanza lunga, probabilmente anche più lunga per me poiché sono più bassa della persona media. Harkila afferma che la lunghezza extra serve a stare più caldi. Ci sono due tasche frontali di grande misura che si chiudono con un bottone a pressione, dei lacci “anti tempesta, una cerniera che funziona in entrambe le direzioni e dei bottoni a pressione che doppiano la chiusura.  C’è inoltre una tasca interna e una tasca sul torace, entrambe si chiudono con una cerniera. L’aspetto è molto femminile e la cordicella in vita permette di personalizzarla secondo le proprie forme. C’è anche un cappuccio caldissimo foderato con della pelliccia sintetica marrone, ricorda il pelo di un orso e pertanto mi fa sorridere! Giacca e pantaloni fanno parte della Harkila Endurance Collection e possiedono una membrana in Gore-Tex® impermeabile e trasparente per tenere chi li indossa caldo e asciutto. Il tessuto esterno ha subito un trattamento DRW  che rende la stoffa resistente all’acqua e la mantiene leggera in caso si bagni.

E’ un orso!

La mia recensione finale arriverà a fine inverno, dopo un ragionevole periodo di utilizzo ma, per adesso concludo dicendo che la giacca Kana è caldissima, confortevole e mi sta bene. Sebbene i riferimenti visibili alla marca siano minimi (ci sono due H sui bottoni delle tasche frontali e la scritta Harkila/Goretex ricamata sulla manica sinistra), la qualità è stata riconosciuta subito. Un paio di cacciatori curiosi mi hanno chiesto più informazioni eccetera eccetera. Quindi… restate in attesa mentre effettuo i miei test in campo. Spero di poter avere presto anche nuove fotografie con i capi indossati, cosa fin ora ostacolata da buio e nebbia!

Slideshow sotto:




Harkila Jerva: la prova in campo

Soffia un vento siberiano. Ok, non sono sicura che sia siberiano ma soffia da est e e è molto freddo.

Gli stranieri immaginano l’Italia come un paese caldo e soleggiato tutto l’anno. È una bufala,probabilmente messa in giro da chi opera nel turismo, vi posso assicurare che, qui al nord, abbiamo inverni molto freddi. Comunque, quello che il vento cerca di dirmi è che è giunto il momento di terminare il test del mio completo Jerva. Chi segue il blog, sa già che Harkila mi ha fornito un completo da caccia da testare. Ho già descritto i dettagli estetici e tecnici del completo qui, ora vi dirò come l’ho testato e cosa ne penso. Il completo è arrivato a metà ottobre e l’ho indossato per circa un mese, quasi tutti i giorni. Dal momento che lavoro (e studio) da casa, non ho vincoli di abbigliamento quindi, in autunno e in inverno, mi aggiro per le strade vestita come… un guardiacaccia. Abitando fuori città, ho comodo accesso alla campagna e quindi il cane esce per passeggiate e sessioni di addestramento nei campi tutti i giorni. Questo significa che devo indossare abiti adatti al fango, al vento, alla pioggia e alla nebbia. Quando torno a casa mi scordo di cambiarmi e continuo la giornata con gli stessi  vestiti, ovvero vado al supermercato o in posta indossando abbigliamento da campagna che sfuma dal verde al marrone, devo sembrare decente. Va bene sembrare un guardiacaccia, ma va decisamente meno bene sembrare un boscaiolo canadese: la linea che separa queste due professioni è sottile. Comunque, mentre la indossavo, nessuno sembra avermi notato particolarmente, il che significa che stava bene. Un’amica che ha un negozio di scarpe e di accessori in centro ha visto la giacca, ha chiesto di poterla provare e poi ha fatto domande sulla stessa, sulla marca eccetera, direi che ciò definisce questo capo di abbigliamento elegante!

Bel taglio

Ma continuiamo con il test sul campo, a partire dalla giacca:  è molto confortevole e gli inserti in tessuto elasticizzato permettono ai cacciatori di muoversi liberamente, il fucile si imbraccia con facilità senza sentire tirare le maniche, ci si può sedere, sdraiare e allungarsi quanto serve per entrare e uscire dai fossi. Queste stesse caratteristiche tornano utili anche durante l’addestramento cani: mettiamo caso che dobbiate acchiappare il cane al volo, ecco potete farlo! Ho indossato il completo durante passeggiate, addestramento, uscite a caccia, alle prove, in climi differenti. Sotto un sole intenso, la giacca si è rivelata troppo calda, ma nei giorni normali, con temperature comprese tra gli 8°C e  i 15°C gradi, si è dimostrata perfetta per il cacciatore attivo.

Vento e pioggia?Dunque, le darei un 10 pieno per il vento, un 6.5 per la pioggia. La cerniere e i tessuti della giacca Jerva bloccano il vento e tollerano acqua in quantità moderata. L’ho usata senza problemi per brevi tragitti sotto la pioggia e per lunghe passeggiate nella nebbia o sotto piogge leggere, ma non credo possa resistere a piogge forti o a molte ore passate sotto l’acqua. Rovi e detriti vegetali?  i “pallini” non si attaccano, il che è un’ottima cosa, ma non la userei per affrontare dei roveti. Sono entrata in alcuni cespugli per seguire il cane al lavoro su fagiani, ma non consiglio questo completo per ambienti e compiti estremi, come fare il canettieri durante la caccia al cinghiale. Caccia alla beccaccia? Sì, potrebbe andare e andrebbe ancora meglio per la caccia di selezione alla cerca, dal momento che il tessuto è estremamente silenzioso. Una cosa che mi piace moltissimo della Jerva sono le tasche poiché sono estremamente capienti senza farvi sembrare goffi.

Tasche
Tasche

In definitiva, consiglio l’acquisto di una Jerva e se sì per quali scopi? La giacca Jerva è comoda e pratica ma, allo stesso tempo, femminile ed elegante: le donne che vanno a caccia sanno quanto sia difficile trovare tutte queste caratteristiche messe insieme in un unico capo di abbigliamento. Quindi, se avete un occhio alla qualità e all’estetica, prendetela in considerazione. La si può indossare nelle mezze stagioni, quando le temperature sono gradevoli ma il tempo può variare da un momento all’altro, in barba alle previsioni. Questa giacca è perfetta per l’addestramento cani, per le prove di lavoro, per passeggiate in campagna alla ricerca di funghi e di unicorni e per tutti  i tipi di caccia,a patto che queste attività non siano praticate in ambienti e climi estremi. Se volete cacciare al freddo, leggete la recensione del completo Harkila Kana.

Passiamo ora ai pantaloni, anche loro sono stati già descritti, e anche loro hanno suscitato nelle persone il medesimo atteggiamento rilevato con la giacca, quindi, per quanto riguarda l’estetica sono approvati dagli italiani. Poco prima di riceverli, ho acquistato un paio di pantaloni da trekking da LIDL. Ammetto che l’unico motivo che mi ha spinto ad acquistarli è stato il loro color violetto erica. Ma, in ogni caso, il mio acquisto emotivo, mi ha permesso un confronto con un prodotto di qualità superiore.  i Jerva di Harkila, infatti, costano circa 10 volte tanto ma c’è una ragione.  i pantaloni di LIDL hanno indiscutibilmente un eccellente rapporto qualità/prezzo, gli Harkila costano molto di più ma danno altrettanto. Quali le differenze principali? Materiali, taglio (quindi come ti stanno una volta indossati) e rumorosità. La maggior parte dei tessuti sintetici impermeabili, infatti,  è rumorosa: il fruscio che fanno mente vi muovete mette in allarme le possibili prede.  I pantaloni della Jerva, invece, non fanno rumore e, pur essendo leggeri, offrono una discreta protezione: le ortiche mi hanno punto mentre indossavo  i pantaloni LIDL ma non le ho sentite quando indossavo gli Harkila. Per quanto riguarda la pioggia, li ritengo entrambi resistenti all’acqua ma non impermeabili, non adatti a stare a lungo sotto la pioggia, come del resto la giacca. Però. Va anche detto, che i calzoni Jerva asciugano molto in fretta: durante una prova sono dovuta passare tra erba molto alta e molto bagnata. Indossavo anche gli stivali ma, essendo bassa,  i pantaloni sono stati in contatto con l’erba e sono stati messi in difficoltà dall’acqua ma, sebbene ci fosse solo un timido sole e il vento fosse assente, si sono asciugati in meno di mezz’ora.

Inserti elasticizzati
Inserti elasticizzati

Ultimo, ma non meno importante… come stanno  i pantaloni? Lo potete vedere da soli nelle fotografie, sono un po’ grandi per me ma, ciò nonostante stanno bene. Come la giacca, hanno dei pannelli in tessuto elasticizzato che permette di muoversi liberamente e di saltare da un posto all’altro. Permettono di camminare, correre e arrampicarsi, sono comodi ma non ti fanno sembrare come una casalinga in pigiama, le donne sanno quanto sia importante. Il completo Jerva è facile da tenere pulito, basta lasciare seccare il fango e poi spazzolarlo via. Per adesso ho lavato in lavatrice solo i pantaloni, senza detersivo per non rovinare la resistenza all’acqua, in futuro – visto che non vedo l’ora di usare di nuovo la giacca in primavera- acquisterò un detergente specifico per i tessuti tecnici come il Goretex.img_2125-1