Own a dark dog? Read this!

Black dogs sometimes turn rusty brown.  People tend to attribute this to “too much sun” but, indeed, some black dogs never turn brown, while some others are brownish all year round, winters included.  I owned a black dog only for a couple of months: he was a rescued Greyhound and he was, indeed, brown but this was caused by severe anemia and leishmaniasis.  We all known systemic diseases can affect coat colour, but nutrition can as well.

Yesterday, my friend Lucia Casini, who is professor of Veterinary Nutrition at the University of Pisa, shared this study with me “Tyrosine supplementation and hair coat pigmentation in puppies with black coats – A pilot study.” The study, as you can read in the abstract, suggests that dogs with darker coats need twice the amount of tyrosine the average dogs needs – according to the NRC guidelines.  Furthermore, the longer the coat, the higher the requirements for tyrosine. She also explained that the role of tyrosine and coat colour has been studied more in cats, but added that some commercial foods, especially those poor in proteins of animal origins, do not contain enough tyrosine for black dogs. Phenylalanine seems to play a role too and they are both essential aminoacids, hence they must be introduced through the diet.

Some biochemistry…

Meat, especially pork and poultry, is a good source of tyrosine.  The National Research Council (USA) recommends: 2g  of tyrosine  each 1000 kcal for adult dogs and  3,5 g for puppies, but darker coated dogs requirements seem to be double.




Mario Canton, il levriero afgano e altro

Qualche giorno fa, mi sono accorta di non essere riuscita ad incontrare il Prof. Raymond Coppinger, per un pelo. Quando ho frequentato alcune classi ad Hampshire College (Massachusetts) lui era in un anno sabbatico e io non sono potuta tornare il semestre successivo. Però, ritornando in Italia, ho avuto modo di incontrare e diventare amica di un altro studioso dello stesso calibro. Si chiama  Mario Canton e non ricerca sul comportamento canino, si occupa di morfologia, che analizza secondo un approccio scientifico. Mario è una persona molto umile e, quando gli si fanno i complimenti, si limita a dire che lui non ha “scoperto nulla”, si è limitato a mettere insieme le cose. Può darsi che sia così ma, mettendo insieme alle cose, ha reso disponibile ai cinofili un’incredibile quantità di conoscienze che ha altresì rispiegato nella maniera più semplice possibile. Se vi pare poco!

Mario ha pubblicato il suo primo libro nel 2004(Cani e razze canine 1a Edizione) dopo 35 anni di ricerche. Ricordo me stessa che su portava il  libro in bagno per controllare i refusi mentre insistevo sul punto 1) inserire fotografie e disegni e 2) farlo tradurre in inglese. Oggi questo libro è arrivato alla sua terza edizione ed è disponibile in 3 volumi in cofanetto o in tre ebook che  vi linko qui sotto:

Cani & Razze Canine – Vol. I

Cani & Razze Canine – Vol. II

Cani & Razze Canine – Vol. III

purtroppo il libro è ancora senza disegni e senza traduzione in inglese. Mario si giustifica affermando che 1) inserirei disegni farebbe lievitare i costi e che 2) esiste una letteratura vastissima su questo argomento scritta in inglese. Le sue affermazioni sono veritiere ma lui stesso dimentica il suo merito più grande: l’aver condensato tantissima letteratura in un unico libro, ok è un librone ma i contenuti sono esposti in maniera comprensibile.

Continuo a pensare che Mario debba trovare un traduttore e un editore all’estero. Il mondo intero potrebbe trarre beneficio dai suoi scritti. L’unico testo disponibile in inglese, per questo ve ne parlo, al momento riguarda il levriero afgano. E’ un libricino che raccoglie le slides del congresso mondiale sulla razza tenutosi nel 2014. Trovo i levrieri afghani molto belli ma non sono “la mia razza”, ne credo interessino molto ai lettori del mio blog, quindi perché parlo del libro

Levriero Afgano – Afghan Hound (Edizione Kindle)?

(E’ disponibile anche l’edizione cartacea a cura di Crepaldi Editore).

Semplice, essendo l’unico testo in inglese è il libro che può fare da apripista a tutti gli altri. Ho scritto la stessa recensione che leggete voi in inglese, potete trovarla qui e linkarla ad amici che non conoscono la lingua italiana. In secondo luogo, mi piace molto come analizza la razza dal punto di vista della morfologia funzionale: ne risultano spiegazioni chiare e stimolanti. Credo che libretti simili andrebbero fatti per ogni razza, cominciando ovviamente dal setter inglese! Questo libro è sull’afghano ma qualsiasi appassionato di razze da lavoro può trarne alcuni spunti. Inserisco sotto una piccola galleria del libro da Google Books, se non riuscite a vederla cliccate  cliccate qui.

Se vi piace quello che state leggendo, acquistate il libro o incoraggiate Mario a scriverne altri!