Chi è sbagliato?

Oggi parliamo di cani unicorni. Ho scelto gli unicorni perché posso dire le stesse cose che direi sui cani senza che la gente si metta sulla difensiva. Perché… Quando tiri in ballo argomenti caldi, ci sono un sacco di persone diventano agressive assertive. È cominciato tutto qualche giorno fa, in un segretissimo gruppo Facebook, fatto da persone che si conoscono da più di vent’anni. Ci sono allevatori, giudici, addestratori, ciascuno portabandiera della sua razza. Ci sono anche un sacco di veterinari, e chiunque si renda conto di cosa sia la facoltà di medicina veterinaria sa quanto queste persone debbano essere determinate per laurearsi. Quindi, mettine un po’ insieme e avrai i fuochi d’artificio.

La miccia l’ha accesa un appassionato di genetica canina (che nella vita vera lavora nel marketing). Ha iniziato a pubblicare una serie di fotografie volte a dimostrare come le razze siano cambiate nel tempo. Prende una razza, quasi ogni giorno, e poi ne pubblica i cambiamenti affinché li si possano discutere. È filato tutto liscio fino alla pubblicazione dell’Unicorn Spaniel, quando io me ne sono uscita a chiedere come mai gli esemplari da lavoro di una razza assomiglino di più ai loro antenati di quanto non accada ai soggetti da show. Ho detto questo per l’Unicorn Spaniel, ma le mie perplessità riguardavano tutte le razze da lavoro che erano andate dividendosi in due ceppi. Avrei potuto dirlo per l’Unicorn Setter, per l’Unicorn Collie, per il Siberian Unicorn, per il Pastore di Urnicornlandia… Prendete una razza a scelta, tra quelle da lavoro, meglio se una di quelle che lavorano ancora, controllate vecchie stampe e vecchie fotografie e traete le vostre conclusioni.

Unicorn Setter durante una prova di lavoro

Tornando al singolo episodio, è successo che uno dei vet (amico e gran prava persona!), appassionato di Unicorn Spaniel da bellezza, si è messo sulla difensiva accusandomi di essermi impuntata e voler avere ragione a tutti  i costi. Ok, ogni tanto mi capita, ma non in questo caso. Gli ho mostrato alcune fotografie di Unicorn Spaniel da lavoro ne è rimasto sconvolto: erano tutti sbagliati, le orecchie non andavano inserite, lì le teste non parliamone, le zampe erano sbagliate eccetera. Nel frattempo, un’altra vet ed amica, allevatrice di Unicorn Retriever è passata di lì e ha commentato: “Oh, ma è la stessa diatriba che c’è per gli Unicorn Retriever”.  Io capisco entrambi, davvero, e a modo mio simpatizzo con il loro punto di vista, ammetto persino che gli Unicorn Spaniel da show siano animali esteticamente molto gradevoli ma… allo stesso tempo, ritengo che si siano allontanati dal modello originale, altrimenti detto “giurassico”. Non sto dicendo che siano peggiori, solo che siano diversi!

Unicorn Retriever da expo’, notare la struttura massiccia e i crini profusi

Ammetto candidamente di essere appassionata  unicorni da lavoro, ma non intendevo affatto dare torto a nessuno, né riattivare la solita, per quanto sempre saggia,  discussione su linee da lavoro e linee da expo’. Intendevo, e intendo, capire PERCHE’ gli unicorni da lavoro sono ritenuti “sbagliati” dalla maggior parte delle persone, in special modo da chi frequenta le expo’. Sono la prima ad affermare che ci siano soggetti da lavoro ORRENDI, che non sembrano nemmeno più unicorni, ma sono anche pronta a ribadire che ce ne sono alcuni molto bellini. Il mio unicorno ideale è un bell’unicorno da lavoro. Non sarei felice con un unicorno brutto, ma allo stesso tempo, il mio unicorno, deve essere bravo in campo. Siffatti animali, sono la più pura espressione della bellezza: armonici e sobri, sono un piacere a vedersi, sia al guinzaglio che mentre lavorano. E, guarda caso, assomigliano anche ai loro antenati, soggetti creati per funzionare.

Durante la mia prima lezione di istologia (lo studio dei tessuti del corpo) all’università, il professore, introducendo la cellula, ha messo in chiaro che la forma è conseguenza della funzione e che questo era vero per una cellula, per un tessuto e per un organismo. Credo debba essere vero anche per gli unicorni, allora. Quindi, perché gli animali funzionali sembrano sbagliati? E perché lo sembrano anche se riflettono quanto scritto nello standard? Se leggete gli standard di razza con cura, noterete che molti di loro non promuovono, né tutelano, la maggior parte delle esagerazioni morfologiche che oggi fanno vincere un cane in ring.

Quindi, perché oggi vengono ricercate esagerazioni come mantelli super lunghi, orecchie esagerate, pelo da pecora, gambe extra corte e adipe in abbondante eccesso? Perché queste caratteristiche sono ritenute piacevoli? Dove è andato il buongusto? Il nostro senso estetico è stato contaminato dalla modernità (TV spazzatura, fast food, cineserie…)? Se è così, forse dovrei tornare nel passato mentre la questione, piuttosto filosofica, resta senza risposta

Forse ne scriverò ancora.




Chi mi aiuta a scovare una risposta?

E’ da parecchio tempo che mi assale un dubbio; e proprio oggi, a seguito di una chiacchierata al telefono con un amico, ho ritenuto corretto diffondere questa mia perplessità anche tra gli amici che mi leggono abitualmente. Veniamo al dunque: spesso mi ritrovo a chiedermi se una delle razze che più mi appassiona, il segugio italiano a pelo raso, goda oggi di buona salute o meno. Ci sono alcuni fattori che mi portano a dubitare del fatto che la situazione sia rosea. Il primo è ad esempio il numero di cucciolate che vengono di norma prodotte dagli appassionati. Questi ultimi, non essendo in molti casi allevatori professionisti, generalmente mandano in riproduzione una femmina solo qualora abbiano l’esigenza concreta di dotarsi di un nuovo cucciolo. Se il numero di cucciolate si mantiene costantemente alto negli anni, ciò mi fa ipotizzare che la riuscita media degli accoppiamenti non sia così soddisfacente, tanto da dover produrre e testare un numero cospicuo di giovani soggetti per individuarne uno totalmente rispondente alle specifiche esigenze. Anche il prezzo medio a cui vengono di norma ceduti soggetti avviati e già in grado di evidenziare buone caratteristiche venatorie e morfologiche mi sembra di nuovo in tal senso un segnale del fatto la percentuale di riuscita dei cuccioli non sia così elevata, anzi! Se l’acquirente è disposto infatti a versare una somma decisamente superiore a quella cui viene di norma ceduto un cucciolo, questo divario non può essere spiegato solo ed esclusivamente con il tempo e l’impegno necessario per allevare ed avviare un cucciolo. La restante parte del divario di prezzo è secondo me giustificabile con l’incertezza in merito alla buona riuscita dell’operazione appena descritta. Oggi più che mai l’utente medio del nostro cane da seguita si è fatto esigente, vorrebbe abbinare la tipicità al lavoro, ma ciò è molto complesso. In tal senso mancano forse gli indirizzi zootecnici, e sull’efficacia selettiva di prove ed esposizione avremo modo di parlare in futuro. Vi sarebbe forse da aggiungere a questa mia analisi una considerazione. Il fatto è che il nostro segugio svolge un ruolo complesso e lo esegue in termini mai banali o scontati. Ecco dunque che il palato fine avrà gioco facile ad individuare mancanze nell’una o nell’altra fase, imperfezioni nella quantità o qualità della voce e così via. Non vorrei però che queste mie ultime valutazioni siano solo delle scusanti, un po’ come quelle sul clima che talvolta si utilizzano per giustificare gli insuccessi di un cane di non eccelse qualità, e che in fondo questo progresso della selezione si sia un po’ inceppato. Del resto alle volte si crede di essere in fuga, anche se in realtà si è fermi, basta che gli altri facciano un passo indietro.




Which one is wrong?

Today we are going to talk about dogs unicorns. I choose unicorns because I can say the same things I would write about dogs and, at the same time,  avoid people getting defensive. Because… When you discuss some hot topics, plenty of people can turn aggressive assertive.

It all started a few days ago, in a super secret Facebook group, made of people who have been knowing each other for about 20 years. There are plenty of breeders, judges, trainers, scholars, involved with different breeds.  In such a diversity, there are also plenty of vets and… anyone familiar with Italian Vet Schools knows how strong willed these people need to be, in order to graduate!  So, put some of them together and you will get fireworks!

The fire point’s of origin was caused by a scholar of canine genetics (who in real life is a marketing specialist) who started to publish pictures showing how some breeds have changed through years. He picks a breed, almost daily, and publishes the changes for us to discuss. It all went quiet until we came to the Unicorn Spaniel: at this point, I came out questioning why the current working specimen of a breed are much closer to their ancestors than their show counterparts. I said this in the Unicorn Spaniel discussion but I deemed it valid for most of the “working” breeds that have gone through a split. It could have been the Unicorn Setter, the Unicorn Collie, the Siberian Unicorn, the Unicorn Shepherd… Pick any breeds created for a specific purpose, better If it is performing its job, go through old prints and pictures and draw your own conclusion.

A working Unicorn Setter during a FT

What happened is that a vet (and very good friend)  involved in the show type Unicorn Spaniel, got defensive and accused me of being strongly opinionated, which I can sometimes be, but not in this case. I showed him some Working Unicorn Spaniel pictures and he was literally horrified by them stating that those dogs had wrongly set ears, wrong heads, wrong paws, they were all wrong. At the same time, another vet (and good friend as well) who breeds Show Unicorn Retrieves stopped by and commented that “Oh well, it is the same story with Unicorn Retrievers”. While I can understand their viewpoints, and agree upon the fact that the show type Unicorn Spaniel is still a nicely built animal, I am also firmly convinced that it diverged from the original model and became something else. Not better, not worse, just different.

A show Unicorn Retriever (notice the extra long fluffy hair and the sturdy build)

I admit being a supporter of  the working unicorns cause,  but I was not trying to prove anybody wrong, nor to end up in the same old (yet always important) discussion on show unicorns vs working unicorns. I was, and I am, trying to understand WHY working type unicorns are perceived as being “wrong” by the majority of people, and especially by show people. Whereas I am ready to declare that some working type unicorns are incredibly UGLY and do not resemble unicorns at all, I am also ready to point out that there are also some very pretty (or handsome, depending on the sex) ones. My ideal unicorn is a good looking, nicely built, working unicorn: I won’t be happy to own a ugly unicorn, but at the same time, my unicorn should perform well in the field. These animals are the purest expression of beauty: harmonic and sober, they are a pleasure to look at either when they are on lead or when they are performing their job. Needless to say, they resemble their ancestors, models of unicorns which were created for function.

During my first histology (the study of body tissues) lesson at the university, while introducing the cell, the professor pointed out that form follows function, and that this was true for a cell, for a tissue, for an organism. I guess it should be true for unicorns as well. So why do functional specimen look wrong? And why do they look wrong if they still incarnate what is written in their breed standard? If you go through breed standards carefully, you will notice that most of them are not promoting, nor advocating, most of the exaggerated features we now see winning in the show ring. I was almost forgetting… that they still do the job they were created for!

So why do people perceive exaggerations such as extra long coats, extra long ears, super fluffy coats, super short legs and extra pounds as correct and aesthetically pleasant? Let’s forget functionality – for a moment, where has good taste gone? Has our aesthetic sense being contaminated by modernity (rubbish on tv, fast food, short lived made in China goods…)? If so, I think I should have born in another century,  but the question, a pretty philosophical one, remains unanswered.

More later, maybe.